Comunali a Catanzaro, il Pd punta ad una alleanza ampia e omogenea

Comunali a Catanzaro, il Pd punta ad una alleanza ampia e omogenea

CATANZARO. “Prosegue il lavoro della direzione cittadina del Pd di Catanzaro che, dopo l’incontro promosso dai circoli e dal gruppo consiliare del Pd di palazzo De Nobili dedicato al bando comunale per la redazione del Piano strutturale comunale, nella giornata di ieri ha programmato una serie di attività da svolgere in vista delle elezioni amministrative ce si terranno la prossima primavera”. Lo riferisce un comunicato del Pd Calabria. “Tra le imminenti iniziative che il partito metterà in campo – prosegue il comunicato – c’è un evento pubblico dedicato proprio al ‘mostro giuridico’ partorito dall’amministrazione comunale per l’affidamento dell’incarico di scrittura del Psc. Ascoltati gli ordini professionali e acquisite le loro censure di fatto e di diritto sul bando, che prevede il compenso di un euro al professionista che sarà selezionato, il Pd di Catanzaro spiegherà ai cittadini tutti i punti deboli e oscuri di una manovra di palazzo che sottende a evidenti fini clientelari. Nel contempo, il partito avvierà una fase di ascolto delle associazioni, delle categorie produttive e professionali della città, al fine di rielaborare e aggiornare l’innovativo programma elettorale al centro della precedente campagna elettorale per le amministrative. Il senso dell’iniziativa è quella di selezionare dal confronto con i corpi vivi della città i grandi temi su cui la città dovrà puntare per affermare il suo desiderio di riscossa e di emancipazione”. “Ancora, il Pd – riporta ancora il comunicato – si propone come punto di riferimento di un’ampia e omogenea alleanza elettorale, da qui la decisione di incontrare gli altri soggetti politici della città che si propongono come alternativi e antagonisti all’attuale maggioranza comunale, al fine di verificare le condizioni di un cammino comune che abbia come scopo e momento più alto il riscatto di un capoluogo di regione avvilito nella sua funzione e nella sua identità da una stagione di governo comunale fra le più squalificate e immobili nella storia del municipalismo calabrese”.

 

 

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