Comune di Briatico, incandidabili tre ex amministratori

La Corte d’Appello di Catanzaro, sezione civile, ha confermato l’incandidabilita’ di tre ex amministratori del Comune di Briatico sciolto per infiltrazioni mafiose nel 2011 ed all’epoca guidato dal sindaco Francesco Prestia. Dichiarati incandidabili l’ex vicesindaco Massimo La Gamba e gli ex assessori comunali Domenico Marzano e Gennaro Melluso, ritenuti responsabili dello scioglimento. L’ex sindaco Prestia non aveva invece appellato il verdetto di primo grado. Nessuna incandidabilita’, invece, per gli allora consiglieri comunali di minoranza Andrea Niglia e Milena Grillo, non ritenuti responsabili dello scioglimento gia’ in primo grado. Nel 2014 Andrea Niglia e’ stato invece eletto sindaco di Briatico con una lista unica e nell’ottobre dello stesso anno e’ divenuto presidente della Provincia di Vibo. L’8 maggio scorso, pero’, il Consiglio comunale di Briatico e’ stato di nuovo sciolto per infiltrazioni mafiose ed a seguito di cio’, Andrea Niglia dichiarato decaduto pure da presidente della Provincia di Vibo. La Prefettura di Vibo ed il Ministero dell’Interno dovranno quindi ora avanzare una nuova richiesta di incandidabilita’ nei confronti di Niglia che, tra l’altro, il 31 luglio e’ stato condannato a due anni (pena sospesa) per corruzione elettorale aggravata dalle finalita’ mafiose (clan Accorinti di Briatico) nel processo “Costa pulita”. Quale pena accessoria e’ stato condannato a cinque anni di interdizione dai pubblici uffici.