Comune di Reggio, De Blasio: “Resta il degrado nell’area della ex caserma Duca Aosta”
REGGIO CALABRIA. La consigliera di parità della Provincia di Reggio, Daniela De Blasio, denuncia il degrado dell’area della ex Caserma militare Duca D’Aosta, situata tra via Reggio Campi e via Trabocchetto. “E’ passato quasi un quarto di secolo – afferma – e ancora oggi nulla è cambiato. Lo spunto, l’ennesimo, viene direttamente da un ex detenuto che attualmente sta “soggiornando”, insieme a tante altre persone “invisibili”, all’interno della ormai fatiscente struttura degli anni ’30. Con loro, a far da contorno ad una vicenda già triste di suo, una vera e propria discarica a cielo aperto. Un aspetto del già grave degrado sociale – sostiene – – che si respira in città, dove sono ancora centinaia le famiglie che non riescono più a vivere dignitosamente e che sopravvivono in condizioni disperate in questo e in altri luoghi di abbandono. Non importa chi siano e da dove vengano, sono persone a cui va riconosciuto il diritto essenziale di vivere dignitosamente la propria esistenza che si ritrovano, loro malgrado, in una situazione di estrema precarietà socio-esistenziale senza le risposte che le Istituzioni dovrebbero dare”. A giudizio di De Blasio “l’indifferenza circonda questa città, ormai stretta dalla morsa delle emergenze sociali. Non siamo riusciti a generare un modello di città sostenibile, – denuncia – socialmente sensibile e inclusiva, volta a cambiare lo stato delle cose sovvertendo in meglio il corso della storia. La città che vogliamo, deve essere una città che rappresenti un luogo dove identità e storia si incontrano, dove le tante strutture come la ex Caserma “Duca d’Aosta” vengono riqualificate e consegnate alla cittadinanza, tenendo fede alle promesse politiche che si sono succedute e che hanno generato aspettative puntualmente disattese nel tempo. Questi “non luoghi” – continua – rappresentano gli spazi del fallimento della politica urbana e urbanistica ma anche e soprattutto della politica sociale a causa della stretta relazione che intercorre tra la disgregazione sociale e i contesti di degrado urbano. Ricordiamoci sempre che è la politica al servizio del cittadino e mai viceversa, soprattutto adesso che ci apprestiamo a votare. Mai come in questo caso – conclude – ci sentiamo di fare nostra una frase di Borsellino, secondo cui: “?il cambiamento si fa dentro la cabina elettorale con la matita in mano. Quella matita, più forte di qualsiasi arma, più pericolosa di una lupara e più affilata di un coltello””.