Burrasca sulle nomine e 8 consiglieri assenti: rinviata la seduta del Consiglio regionale
L’assenza otto consiglieri regionali e la sola presenza del presidente ff Antonino Spirlì hanno determinato il rinvio ed il ritiro di numerose interrogazioni e interpellanze che erano in attesa di essere discusse e, per questo, è stato concordato di rinviare tutto alla prossima seduta di Consiglio regionale. Sul terzo punto all’ordine del giorno, quello delle nomine, era stata annunciata burrasca, e la burrasca c’è stata. La seduta, infatti, si è conclusa con un vivace battibecco tra il presidente del Consiglio Giovanni Arruzzolo ed il consigliere del gruppo Misto, Francesco Pitaro, cui si è aggiunta polemicamente anche la Lega che si è opposta, assieme all’opposizione alla proposta del consigliere Vito Pitaro di attivare, per le sole nomine del Corecom e del Garante dell’infanzia i poteri sostitutivi del presidente. Lo stesso presidente, prima che la proposta fosse messa ai voti, si è detto dispiaciuto per le polemiche scoppiate nei giorni scorsi sui giornali e sui social. “A me dispiace che in questo momento particolare vengano veicolate delle notizie che non fanno bene al Consiglio regionale e alla Calabria. Ho letto di ‘infornata di nomine’. Per essere chiari -ha aggiunto- e mi dispiace che alle polemiche si siano aggiunti anche gli amici della Lega, ricordo che lo spirito del terzo punto di oggi si riferiva esclusivamente al Corecom ed al Garante dell’infanzia”. Il presidente Arruzzolo ha letto all’Aula le comunicazioni di messa in mora, da parte dell’Agcom, che ha minacciato la decadenza della convenzione con la Regione, e l’analoga sollecitazione venuta dall’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza. Francesco Pitaro (Misto) ha duramente censurato l’intervento di Arruzzolo, accusandolo di aver allegato un “pacco di nomine” e non solo quelle oggetto di richiamo. “Mi aspettavo – ha detto Pitaro – che in questo Consiglio si parlasse della stagione estiva, della situazione del mare calabrese, delle indennità sottratte ai medici e paramedici del servizio 118, o dei tirocinanti che fuori da qui rivendicano il loro diritto al lavoro, o della strada Catanzaro-Crotone, e non di nomine”.