Coronavirus: i morti salgono a 3
In Calabria a ieri sono stati effettuati 1769 tamponi relativi al coronavirus. Le persone risultate positive al Coronavirus sono 169 (+40 rispetto a mercoledì), quelle negative sono 1600. Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti; Catanzaro: 14 in reparto; 5 in rianimazione; 17 in isolamento domiciliare. Cosenza: 24 in reparto; 4 in rianimazione; 7 in isolamento domiciliare; 1 deceduto. Reggio Calabria: 16 in reparto; 4 in rianimazione; 34 in isolamento domiciliare; 2 guariti; 1 deceduto Vibo Valentia: 5 in isolamento domiciliare. Crotone: 6 in reparto; 28 in isolamento domiciliare; 1 deceduto. I soggetti in quarantena volontaria sono 5590, così distribuiti, Cosenza: 1270; Crotone: 386; Catanzaro: 550; Vibo Valentia: 590; Reggio Calabria: 2794; Le persone giunte in Calabria negli ultimi quattordici giorni e che si sono registrate al sito della Regione Calabria sono 9383. Sale, dunque, a tre il numero dei morti per coronavirus in Calabria. Dopo il decesso registrato a Montebello Jonico, un uomo è deceduto ieri mattina nel reparto Covid19 dell’ospedale civile San Giovanni di Dio, dove era giunto nel pomeriggio di mercoledì in condizioni critiche. La notizia del decesso è stata confermata dal direttore generale del Dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria Antonio Belcastro. Nelle stesse ore a Crotone ci sarebbe stata anche un’impennata di persone che all’esito dei tamponi sono risultate positive al virus. L’uomo deceduto in ospedale, a Crotone, aveva 65 anni. Secondo quanto appreso da fonti sanitarie, l’uomo soffriva da tempo di alcune patologie ed era stato ricoverato in gravi condizioni. E si è spento ieri mattina alle 7.30, nel reparto di rianimazione dell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza, l’informatore scientifico sessantenne di Rende, risultato positivo al Coronavirus e ricoverato da sabato 7 marzo. A confermare la notizia è stato il primario dell’Unità operativa complessa di Anestesia e Rianimazione (Terapia Intensiva) dell’ospedale, Pino Pasqua. Il paziente, come nella gran parte dei casi di decesso per Covid 19, presentava un quadro clinico già compromesso.
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