Sacal: terremoto anche sugli altri aeroporti?

Sacal: terremoto anche sugli altri aeroporti?

LAMEZIA TERME. Il terremoto giudiziario che ha decapitato i vertici della Sacal, la società che gestisce l’aeroporto di Lamezia Terme, rischia di avere serie ripercussioni anche sulle sorti degli altri due scali calabresi, quello di Crotone, chiuso dall’ottobre scorso, e quello di Reggio che verosimilmente dovrebbe chiudere i battenti a fine maggio dopo l’annuncio di Alitalia di sospendere l’attività in riva allo Stretto. Dopo i fallimenti della Sogas che gestiva il “Tito Minniti” e della Sant’Anna, gestore dello scalo crotonese, l’Enac, l’ente nazionale dell’aviazione civile, ha bandito una gara per affidare in concessione a nuovi soggetti la gestione trentennale dei due aeroporti, vinta proprio dalla Sacal. Sulla validità di quel bando, che assegnava una corsia preferenziale alla società che avesse presentato offerte per entrambi gli aeroporti, hanno proposto ricorso diversi soggetti che avevano interesse a ottenere la gestione solo dello scalo reggino o solo del Sant’Anna, tra i quali la crotonese Sagas spa che ha vinto il primo round davanti al Tar Calabria ma è stata successivamente bocciata dal Consiglio di Stato. Ragion per cui l’Enac, il 17 febbraio scorso, ha aggiudicato la gara proprio alla Sacal ritenendo che quella della società lametina fosse l’offerta migliore. Da quel momento Crotone e Reggio sono in attesa di conoscere i piani industriali della Sacal per il rilancio dei due aeroporti. Sulla questione, nei giorni scorsi, è intervenuto anche il governatore calabrese, Mario Oliverio, proprio per mettere fine allo stato di incertezza che regna sul sistema aeroportuale, considerato anche la Regione è azionista della stessa Sacal. Incertezza che l’inchiesta giudiziaria ora potrebbe prorogare sine die.

 

 

 

desk desk