Franco e Greco: “Va avanti il pdl sulla fusione dei Comuni”
“Mancanza di presìdi di prima istanza per la prevenzione sanitaria e nei servizi sociali per anziani, malati cronici e disabili, sistema viario disastrato, disattenzioni economiche verso scuole e sicurezza municipale, assenza di manutenzione infrastrutturale, opere incompiute, trascuratezza del trasporto pubblico locale, incapacità di avviare progetti innovativi e. Sono i gap di funzionamento dei Comuni, favoriti da eccessiva frammentazione amministrativa municipale, generatrice di crescente polverizzazione delle risorse disponibili, nei confronti della quale occorre opporre un complesso organico di norme funzionali ad assicurare corretto riordino territoriale e sinergia con province e Regione”. Parte da tale premessa – come riporta un comunicato – la proposta di legge 244/10, di iniziativa dei consiglieri Franco Sergio ed Orlandino Greco per la fusione dei Comuni che ha ottenuto parere favorevole all’unanimità della seconda Commissione Bilancio. “La proposta recante il titolo ‘Riforma in materia di riordino territoriale delle circoscrizioni comunali, fusione e modalità di effettuazione dei relativi referendum consultivi’ – è detto nel comunicato – ha svolto un ulteriore passo in avanti il cui prossimo step finale è l’approdo in Consiglio regionale. Divenuta legge innoverà le disposizioni, ormai datate, della normativa vigente e che, notoriamente, non pochi problemi hanno creato agli ultimi processi di fusione. Il documento intende superare le criticità che hanno portato alla nascita dei comuni di Casali del Manco e Corigliano-Rossano. Con l’attuale normativa, infatti, i cittadini non sono nelle condizioni di conoscere lo stato di fatto dei comuni coinvolti e, spesso il voto al referendum è stato dato con motivazioni di tipo ‘politico ed emotivo’, senza una reale cognizione della stabilità del nuovo ente. Viceversa il nuovo testo, consentirà ai cittadini di arrivare ad una scelta consapevole, perché l’istanza per l’istituzione di nuovi comuni dovrà essere accompagnata da uno ‘studio di fattibilità’ contenente motivazioni giustificative dell’iniziativa sotto il profilo sociale, culturale, economico, patrimoniale, giuridico e organizzativo. Studio di fattibilità il cui modello di riferimento è ‘l’allegato A’ della legge. Tale modello potrà essere redatto senza dispendio di risorse finanziarie con il supporto tecnico di un ‘Osservatorio sulle unioni e le fusioni’ istituito presso il dipartimento enti locali della Giunta regionale”.