Occhiuto: “Dal ‘Milleproroghe’ novità per tirocinanti e precari Arpal”
“Dal Parlamento arrivano importanti novità per i tirocinanti di inclusione sociale e per i precari dell’Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro. Grazie a due emendamenti al decreto Milleproroghe proposti e fatti approvare in Commissione dall’onorevole Francesco Cannizzaro avremo ricadute estremamente positive per la nostra regione”. Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria. “Il primo offre ai Comuni calabresi – aggiunge Occhiuto – la possibilità di assumere i tirocinanti di inclusione sociale anche con contratti a tempo determinato, part time e della durata di 18 mesi. Questo significa che i Comuni potranno effettuare, in deroga ai limiti assunzionali vigenti, concorsi completamente riservati ai Tis, rispondendo quindi all’esigenza che gli enti locali avevano più volte espresso per poter finalmente iniziare a regolarizzare questa platea di personale, fondamentale per il lavoro delle amministrazioni calabresi, ma che non gode ad oggi di alcun tipo di tutela giuridica e previdenziale. La nuova norma offre quindi un’ulteriore possibilità ad un bacino che conta circa 4000 lavoratori, dopo anni di attività prestata in condizioni di precarietà assoluta e di quasi ‘invisibilità’, di poter finalmente regolarizzare la propria posizione, e sottoscrivere un contratto con la pubblica amministrazione, in deroga ai vincoli assunzionali oggi vigenti per i Comuni”. “Un secondo emendamento prevede, invece – sottolinea il presidente della Regione – la possibilità di proseguire con le stabilizzazioni del personale di Azienda Calabria Lavoro, trasformatasi nel frattempo in Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro – Arpal Calabria, utilizzando fondi residui da precedenti norme di legge che avevo fatto approvare anni fa quando ricoprivo il ruolo di capogruppo di Forza Italia alla Camera”.
Cannizzaro: “Approvato un mio emendamento per assunzioni in deroga dei tirocinanti”
“Nella notte è stato approvato un mio emendamento che rappresenta una pietra miliare per la categoria Tirocinanti di inclusione sociale calabresi. Con la sua approvazione si dà, esclusivamente ai Comuni della Calabria, la possibilità di assumere in deroga ai limiti assunzionali vigenti, con contratti a tempo determinato, a tempo parziale di 18 ore settimanali, della durata di 18 mesi. Parliamo di posizioni completamente riservate ai 4 mila tirocinanti. È la prima volta nella storia che accade qualcosa del genere”. Ad affermarlo è Francesco Cannizzaro, vice capogruppo di Forza Italia alla Camera e coordinatore regionale del partito in Calabria, firmatario dell’emendamento assieme al collega Giovanni Arruzzolo. “È un risultato targato Forza Italia -aggiunge Cannizzaro- raggiunto in sintonia con il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, e con il supporto anche del collega Giuseppe Mangialavori, presidente della Commissione Bilancio. L’emendamento infatti è stato approvato nella seduta notturna delle commissioni Affari costituzionali e Bilancio, riunite per esaminare tutti gli emendamenti presentati. Con il nostro intervento, si risponde alle richieste di migliaia di lavoratori ed al contempo all’esigenza degli enti locali calabresi, che avevano più volte espresso la volontà e la necessità di regolarizzare questa platea di personale, fondamentale per il lavoro delle amministrazioni locali; personale che, ad oggi, non gode di alcun tipo di tutela giuridica e previdenziale”. “La nuova norma, quindi – sostiene ancora il parlamentare – offre la possibilità a tutto il bacino di lavoratori precari di poter finalmente regolarizzare la propria posizione, sottoscrivendo un contratto con la pubblica amministrazione, in deroga ai vincoli assunzionali vigenti per i comuni, fino ad oggi impossibilitati ad effettuare questa operazione. La nuova disposizione costituisce quindi un altro grande passo nel percorso normativo volto alla stabilizzazione di questi 4mila lavoratori a servizio dello Stato senza alcun tipo di riconoscimento e senza contributi, nonostante gli anni di attività prestata, sempre in condizioni di precarietà assoluta. Per consentire tutto ciò ai Comuni calabresi, è stato istituito un fondo: lo Stato mette a disposizione 5 milioni di euro, che sappiamo non essere del tutto sufficienti ma si sta già lavorando al reperimento di altri fondi per rimpinguare il capitolo esistente. Per l’immediato futuro, l’impegno è quindi quello di reperire quante più risorse possibili, volte al concorso di spesa per contrattualizzare e offrire piena dignità all’intero bacino dei Tis”.