Delegazione Pd guidata da Orfini nella baraccopoli di San Ferdinando

SAN FERDINANDO. “Siamo qui non solo per esprimere la nostra solidarietà per quanto accaduto ma anche per ribadire il nostro impegno per cercare di risolvere una situazione di sofferenza che qui si vede ad occhio nudo”. A dirlo è stato il presidente del Pd Matteo Orfini al termine di una visita nella baraccopoli di San Ferdinando fatta stamani con una delegazione del partito dopo l’omicidio del migrante maliano Soumayla Sacko. Orfini, nella baraccopoli, ha anche incontrato un parente di Soumayla che gli ha chiesto l’aiuto del Pd per consentire il rimpatrio della salma e per la moglie e la figlia di 5 anni della vittima. Richiesta alla quale Orfini ha risposto affermando che il Pd si impegna a fare qualcosa per loro “La tendopoli – ha detto poi Orfini – non può rappresentare la soluzione e questa baraccopoli poi è un luogo inaccettabile. Abbiamo incontrato dei lavoratori, che avrebbero diritto a condizioni di vita migliori, che vengono sfruttati dal caporalato e dalla criminalità organizzata. C’è bisogno di maggiore contrasto al caporalato. In precedenza la delegazione – composta dai deputati Gennaro Migliore, Enza Bruno Bossio, Massimo Ungaro, Antonio Viscomi, dai senatori Teresa Bellanova e Ernesto Magorno, dal parlamentare europeo Andrea Cozzolino e dal capogruppo alla Regione Seby Romeo – ha incontrato in municipio il sindaco di San Ferdinando Andrea Tripodi. “La nostra – ha detto il sindaco – è una battaglia culturale e di liberazione oltre ad un impegno concreto per affrontare un problema larghissimo che supera le capacità e le competenze del Comune. In questi anni non ci siamo mai tirati indietro offrendo il massimo dalla partecipazione allo Stato attraverso la Prefettura per cercare di alleviare le condizioni di queste donne e uomini. Il nostro è un impegno culturale prima di tutto perché non dimentichiamo i contesti e le dinamiche che hanno alle spalle ma anche di liberazione da concetti e mentalità razziste”. Al sindaco ha risposto Teresa Bellanova, la quale ha assicurato la vicinanza del Pd “perché sappiamo che ci sono funzioni che non dipendono solo dalle competenze del Comune. Sappiamo che ci sono anche rischi di saldature e intrecci che si legano agli interessi della criminalità organizzata”. Nella baraccopoli, la delegazione ha incontrato don Pino Demasi, referente di Libera nella piana di Gioia Tauro, e Bartolo Mercuri, uno dei volontari che da anni assiste i migranti. “Siamo qui anche per chi sarebbe dovuto esserci e non c’è. Sacko anche aveva una bambina di 5 anni. Che ora non ha più un padre. Matteo Salvini non è solo indegno del suo ruolo è disumano”, ha detto tra l’altro il presidente del Pd Matteo Orfini, in risposta alle parole del Ministro dell’Interno che sulla sua visita in Calabria aveva detto “Vado a prendere mia figlia all’asilo che è vicino, e quindi mi è più comodo Como che Vibo”.