Elezioni regionali, l’Udc verso liste autonome: potrebbe stare dall’una o dall’altra parte

Elezioni regionali, l’Udc verso liste autonome: potrebbe stare dall’una o dall’altra parte

CATANZARO. L’Udc calabrese è pronta a presentare liste autonome alle prossime elezioni regionali, ma non chiude la porta al confronto con altre forze politiche. È quanto emerge da un comunicato del comitato regionale del partito, diffuso oggi. In merito al rapporto con i due principali schieramenti, nel lungo documento è scritto che “la proposta programmatica che ha visto l’on Mario Oliverio vincere le primarie del centrosinistra il 5 ottobre scorso e le intenzioni politiche dallo stesso più volte rese pubbliche, risultano, a nostro avviso, apprezzabili, specie laddove si segnala l’importanza di ampliare la partecipazione delle forze politiche riformiste e moderate che non rinunciano a rinnovare nel solco della tradizione, né a modernizzare la Regione tralasciando quanto di positivo è stato fatto finora. Si tratterà di capire – è scritto – quali potrebbero essere i punti di contatto su cui costruire un’alleanza che sia produttiva per la Calabria”. Sull’altro fronte, “pur apprezzando la capacità amministrativa e realizzativa di cui ha dato ampia prova Wanda Ferro da presidente della Provincia di Catanzaro”, l’Udc esprime “rammarico per l’accelerazione, a noi non partecipata, che è stata impressa per individuare il candidato alla Presidenza della Regione”. “L’Udc calabrese – si legge ancora – è disponibile al confronto senza riserve né pregiudizi ed, attraverso i propri dirigenti regionali e nazionali, si adopererà per verificare ogni ipotesi di lavoro che possa consentirci di addivenire ad una formulazione di governo della Regione che abbia i tratti in più occasioni da noi segnalati”. A tal proposito, “anche in ossequio alla tradizione politica del partito in Calabria in questi ultimi lustri, il comitato regionale ed il gruppo consiliare rivendicano – si legge – la possibilità di formare, nelle varie circoscrizioni, autonome liste con il simbolo dell’Udc, candidando, al loro interno, tutti gli uomini migliori, ognuno dei quali ha una storia di correttezza e linearità amministrativa che a nessuno è consentito mettere in discussione. In tal senso, – è ancora scritto – avvicinandosi molto velocemente il termine per la presentazione delle liste alle prossime elezioni regionali, il partito calabrese comunica di attendere a brevissimo, e comunque entro metà di questa settimana, dal partito nazionale, indicazioni in merito alla linea politica da tenere”. Nel documento si evidenzia, inoltre, che “la Calabria, nonostante gli sforzi compiuti, rimane tuttora, a causa di ritardi decennali e disattenzioni profonde da parte dello Stato e dell’Europa, un “caso” a sé su cui le forze politiche, riformiste e moderate, debbono fare una riflessione accurata il cui sbocco non può che assicurare alla Regione una guida responsabile e consapevole sia delle difficoltà che abbiamo di fronte sia dell’urgenza di costruire un blocco politico e sociale calabrese che abbia la forza di farsi ascoltare sui tavoli romani ed europei. L’Udc, in questo senso, – si sottolinea – soprattutto dopo le dimissioni del Presidente Scopelliti, ha messo in atto, a volte attirandosi le attenzioni populistiche più sgradevoli, uno sforzo politico di mediazione, proprio per assicurare la governabilità della Regione e non lasciare allo sbando l’intera Calabria in una fase difficilissima per il Paese. Oggi, dunque, proprio in ragione della specificità del “caso” Calabria, l’Udc regionale chiede al suo segretario nazionale on. Lorenzo Cesa, l’opportunità di sondare umori e intenzioni delle altre forze politiche calabresi, consapevoli – continua la nota del comitato regionale del partito – che non si tratti soltanto di salvaguardare le peculiarità del territorio e la sua identità specifica, ma soprattutto di pervenire alla concertazione di risposte di governo che siano le più congeniale per affrontare le emergenze calabresi”.

 

 

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