Ex Isotta Fraschini, la Fiom: “L’autorità portuale di Gioia Tauro ci convochi”
GIOIA TAURO. “La Fiom Cgil del comprensorio di Gioia Tauro ritiene incomprensibile l’atteggiamento dell’Autorità Portuale di Gioia Tauro rispetto alla mancata convocazione relativa alla richiesta inoltrata in data 14 Maggio 2015, con la quale si chiedeva di poter avere un aggiornamento sulla situazione del compendio della ex Isotta Fraschini e degli impegni presi con i lavoratori”. Lo afferma, in un comunicato, il segretario, Pasqale Marino. “Crediamo sia opportuno – scrive – un incontro urgente perché è necessario e doveroso avere un confronto serio e di prospettiva, in primis per ciò che concerne l’abbandono della Società Soleradiatori srl, con il rientro in possesso della struttura in capo dell’Autorità Portuale, cercando di tutelare al meglio i 24 lavoratori licenziati oggi in mobilità. Altro punto – fa rilevare – riguarda l’attuazione del Piano Industriale della ditta Ventura che occupa parte dei 36 ettari che compongono tutto il compendio della ex Isotta Fraschini, al fine di confrontarci e discutere sullo stato d’avanzamento dello stesso e su come creare nuova occupazione, considerati gli incentivi messi a disposizione alle aziende da parte del Governo nazionale. Infine – dice – serve avere dei chiarimenti relativamente ad una manifestazione d’interessi annunciati da parte della LCV Capital Management nei tavoli romani che è intenzionata ad investire su Gioia Tauro e precisamente nella struttura della ex Isotta Fraschini. Se quanto si dice informalmente e si legge fosse vero e venisse supportato da impegni seri e precisi, a loro volta confortati da piani industriali credibili, La Fiom Cgil si dichiara, sin da subito, disponibile al confronto. Alla luce di quanto sopra esposto, chiediamo di convocare entro 10 giorni un incontro urgente. Qualora tale ulteriore richiesta dovesse rimanere inevasa, la Fiom Cgil convocherà un’assemblea con i lavoratori interessati – annuncia – per decidere quali forme di lotta intraprendere nel rispetto e nell’interesse delle lavoratrici e dei lavoratori che ancora oggi stanno pagando questa crisi che non ha precedenti, nel silenzio assordante della politica”.