Expo, Mangialavori (Cdl): “Ritardo di strategia della Regione Calabria”

Expo, Mangialavori (Cdl): “Ritardo di strategia della Regione Calabria”

REGGIO CALABRIA. “L’Expo 2015 fa registrare un preoccupante ritardo di strategia politica e progetti qualificanti la partecipazione della Regione Calabria”: questo l’oggetto dell’interrogazione, con richiesta di risposta scritta, depositata dal consigliere regionale Giuseppe Mangialavori (CdL) ed indirizzata alla Giunta. “Ad una disamina dettagliata – sottolinea – emerge che l’unico atto ufficiale della Regione Calabria è quello del 21 gennaio 2015 concernente la manifestazione di interesse a proporre pacchetti turistici integrati. Successivamente – ricorda ancora Mangialavori – il vice presidente della Giunta, onorevole Vincenzo Ciconte, ha rappresentato la Calabria in occasione della cerimonia d’inaugurazione dell’Esposizione Universale. Infine, è stata costituita una Task-Force interdipartimentale che dovrebbe occuparsi di tutti gli aspetti collegati alla partecipazione. Allo stato, però – stigmatizza il consigliere della CdL – non sono state registrate iniziative politiche adeguate all’importanza dell’evento internazionale; anzi, fino a questo punto, il momento propositivo è sembrato latitare. In particolare, non risulta attivata alcuna strategia politica innovativa, di altissimo pregio e spessore, sia amministrativo che storico, culturale e comunicativo. Quando invece, per sua stessa natura – evidenzia Mangialavori – l’Expo 2015 richiederebbe l’impiego di risorse manageriali, oltre che di esperti, professionisti del marketing di caratura internazionale e di profondi conoscitori della storia locale, capaci di supportare una partecipazione attiva, dinamica e propositiva della Calabria”. “Lungi dal rappresentare una comune fiera espositiva, Expo 2015 offre opportunità nuove che richiedono priorità politica assoluta. Tanto più se si considera che nel settore in questione, la Calabria vanta eccellenze riconosciute in tutto il mondo. La sfida dell’evento – afferma l’esponente politico – è quella di porsi domande cogenti sullo sviluppo del pianeta: tenuta dei sistemi di produzione alimentare, trasmissione al futuro dei mezzi tecnologici e salvaguardia della biodiversità. E la Calabria, sul punto, non può permettersi di eludere riscontri e risposte che, evidentemente – conclude Giuseppe Mangialavori – devono essere non solo congeniali al tema dell’Esposizione Universale, ma anche all’altezza della sfida lanciata dall’evento”.

 

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