Ferro: “Il commissariamento della sanità un alibi per l’incapacità di Oliverio”

Ferro: “Il commissariamento della sanità un alibi per l’incapacità di Oliverio”

CATANZARO. “Sei mesi a guida Oliverio ed ancora nessun ritorno alla normalità nella sanità, anche per la distanza dal governo Renzi che non accenna alla fine del commissariamento. Così dopo i sacrifici dei cittadini per l’azzeramento del debito sanitario, la Calabria subisce un commissariamento che diventa l’alibi di un governo regionale incapace di programmare responsabilmente nel settore socio-sanitario”. È quanto afferma, in una nota, la vice coordinatrice regionale di Forza Italia, Wanda Ferro. “Tralasciando l’ipotesi impraticabile di un’azienda sanitaria unica regionale, non presente nel piano sanitario ma frutto di una politica fatta di slogan – prosegue Ferro – rimangono tante le questioni da affrontare. Mentre sugli ospedali calabresi pende la scure delle coperture assicurative, Oliverio promette un nuovo ospedale a Cosenza, idea assolutamente condivisibile, ma non spiega con quali risorse costruirlo, né come intende proseguire sul nuovo ospedale di Catanzaro, essendo inaccettabile ridimensionare il previsto nuovo ‘Hub’ da 450 posti letto per una piccola struttura, come pare nei piani del governatore e del commissario Scura. Questa ipotesi, infatti, sarebbe diretta a smantellare il “Pugliese-Ciaccio” con il suo patrimonio di professionalità, a favore dell’azienda ospedaliera universitaria che, con l’accorpamento, finirebbe per fagocitare l’ospedale, mettendo a disposizione i posti letto residui. Posti letto che dovrebbero rientrare in un computo riferito all’intera regione, anziché essere sottratti alla dotazione del capoluogo”. “Tra l’altro i posti letto dell’Azienda ospedaliera ‘Pugliese-Ciacciò – sostiene ancora la vice coordinatrice regionale di Fi – dovendo accogliere tutte le emergenze della provincia di Catanzaro e gran parte di quelle di Crotone e Vibo, nonché tutti i casi clinici ritenuti più complessi provenienti da tutta la Calabria attratti dalla presenza dell’Università, sono insufficienti per la domanda di assistenza proveniente dall’area centrale della regione. In media il Pugliese registra 30 barelle al giorno e circa 65 mila accessi al pronto soccorso all’anno. Non è accettabile che i posti letto assegnati a Catanzaro, a differenza di Reggio e Cosenza, vengano quindi divisi con l’università, che ha valenza regionale”. Per Ferro “è necessario inoltre realizzare una rete oncologica regionale, per garantire al paziente che scopre di avere il male una “rete di sicurezza” che lo protegga nel percorso di guarigione, una rete che porti cure contro i tumori ovunque ed al massimo livello possibile. Oliverio deve poi chiarire come arrivare all’attivazione della Cardiochirurgia a Reggio Calabria: un’ipotesi che non può indebolire l’offerta del capoluogo che oggi conta sul policlinico e sull’eccellenza del Sant’Anna Hospital. Trasferire in parte l’attività del Sant’Anna a Reggio per i soli interventi di elezione non sembra sensato, poiché si indebolisce l’attività nella clinica catanzarese senza rispondere alla richiesta della città dello Stretto di praticare interventi di urgenza”.

 

 

 

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