Festival d’Autunno, un eccezionale Mauro Repetto accende, entusiasma e coinvolge il Politeama di Catanzaro che lo acclama. E afferma con orgoglio: “Sono rimasto lo stesso che da giovane lavorava nei villaggi turistici in Calabria” (FOTO)

Festival d’Autunno, un eccezionale Mauro Repetto accende, entusiasma e coinvolge il Politeama di Catanzaro che lo acclama. E afferma con orgoglio: “Sono rimasto lo stesso che da giovane lavorava nei villaggi turistici in Calabria” (FOTO)

 

 

 

di Manuel Soluri

CATANZARO /Brioso, frizzante, pungente, coinvolgente. Mauro Repetto accende, entusiasma e coinvolge il pubblico del Teatro Politeama che lo accompagna e lo acclama, ballando gli stupendi successi degli 883, simbolo e bandiera della generazione degli anni ’90. L’ex compagno di gruppo di Max Pezzali, rimasto comunque suo ottimo amico nonostante la separazione professionale, sperimenta e propone lo spettacolo “Alla ricerca dell’Uomo Ragno”, inserito nella stagione del Festival d’Autunno. Non si tratta di un concerto, ma un racconto in cui memoria e sogni diventano protagonisti, un viaggio intimo che ricorda le fasi essenziali del suo percorso di vita e soprattutto di professione.

Repetto intreccia ricordi, immagini e musica, ripercorrendo la parabola di due ragazzi di Pavia che, con talento e leggerezza, hanno scalato la musica italiana firmando hit destinate a restare. Uno geniale e compassato, Max, l’altro visionario e un po’ folle, ovvero lui.

“I due provincialotti” come Repetto ha definito lui e Pezzali, che si affacciano al mondo della musica ma che si vedono inizialmente sbattuta la porta in faccia da implacabili managers del settore freddi, implacabili e insensibili, soprattutto uno, il cosiddetto “conte”, in quanto “non c’è l’idea”. Ma che, nonostante tutto, non mollano e alla fine ce la fanno. E poi, una volta ottenuto il successo, la scelta ardua di lasciare tutto e scappare per inseguire il cosiddetto “sogno americano”. Una scelta che in pochi avrebbero fatto in quel momento di successo eclatante finalmente raggiunto dopo peripezie e disavventure vissute. A Repetto non è mancato di certo il coraggio, il coraggio di seguire l’istinto, e il pubblico lo ha capito e percio’ lo ha applaudito convintamente.

Accanto a lui sul palco c’è l’Uomo Ragno — interpretato da Davide Taglietto — che diventa coscienza, una voce che lo accompagna nel dialogo con sé stesso e con il tempo passato. 

Repetto sul palco, come nella vita, non si risparmia di certo, e propone le hits “Non me la menare”, a “6 1 sfigato”, “Con un deca”, “Rotta per casa di Dio”“Gli anni”, “Hanno ucciso l’uomo ragno”, “Nord Sud Ovest Est”, “Tieni il tempo”. Prima dei saluti bissa “Nord Sud Ovest Est” e nel Politeama si scatenano tutti e vanno sotto il palco come a un concerto da stadio. 

Nella parte finale, la consegna del Cavatore d’Argento realizzato da Michele Affidato da parte del direttore artistico Antonietta Santacroce. Infine l’artista si consegna ai fans regalando loro fotografie, selfie, autografi e un bellissimo momento finale che rimarrà nei cuori, suo e dei fans. Serata da 10 in pagella per Mauro Repetto, la cui carriera forse sarà stata complessivamente meno fulgida di quella dell’amico e collega piu’ fortunato Max ma che splende tuttora con una forza e una grinta fantastica che sembra quella di un ventenne. “Se c’è una cosa che posso affermare con orgoglio è quella di essere rimasto identico a quello che ero da giovane, anche se il mio aspetto fisico è ovviamente cambiato. Sono ancora quello che lavorava e animava i villaggi turistici, anche in Calabria” ha detto sorridendo Repetto al microfono di RTC, che nei prossimi giorni proporrà un ampio Speciale RadioTelevisivo.

Il Festival d’Autunno prosegue oggi, sabato 18 ottobre, con ‘Cosmos’ uno spettacolo internazionale della Evolution Dance Theater, coreografie di Anthony Heinl. Lo spettacolo, che arriva a Catanzaro dopo il travolgente successo riscosso in tutta Europa andrà in scena al Teatro Politeama alle ore 21.

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