Fondazione Campanella, Falzea: “Oliverio assicura il salvataggio”
CATANZARO. Il Presidente della Fondazione Campanella, Paolo Falzea, ha incontrato a Roma il Presidente della Regione, Mario Oliverio, il quale “mi ha assicurato – ha detto Falzea – che troverà il modo di far fronte alle nostre richieste per salvare la Fondazione”. “La Regione in passato, disattendendo gli impegni assunti – ha aggiunto – ha messo in crisi la Fondazione fino a farle raggiungere il fallimento”. Falzea ha indetto una conferenza stampa per spiegare la situazione giuridica ed economica della Fondazione. “Dopo la richiesta di fallimento, purtroppo – ha spiegato Falzea – una casa farmaceutica nei confronti della quale abbiamo un debito, ha pignorato il credito che vantavamo nei confronti dell’Asp. Questo ci ha impedito di pagare i dipendenti e di acquistare i farmaci salvavita per i pazienti. La somma necessaria per soddisfare i creditori e ripartire ammonta a 29 milioni di euro”. Alla Fondazione, inoltre, è stata negata la cassa integrazione ministeriale “perché – ha riferito Falzea – il Ministero del Lavoro non ci considera un’impresa. Il paradosso è che il Tribunale, invece, ci considera come tale e ci fa istanza di fallimento. È assurdo! Queste sono le solite cose all’italiana”. I Ministeri del Lavoro, del Tesoro e della Salute, però, “hanno assicurato alla Campanella che troveranno il modo di risolvere l’emergenza dei licenziamenti grazie ad altre misure di sostegno al reddito, che passano attraverso la Regione Calabria, da inserire in un emendamento del ‘Decreto Milleproroghè”. “Il presidente Oliverio – ha sottolineato ancora Falzea – ha ereditato una situazione disastrosa creata dalla Giunta precedente, che ha tagliato i posti letto, portandoli a 30 unità, esclusivamente oncologiche, ed ha ridotto i contributi da 40 milioni di euro a 11 milioni di euro senza consentire alla Fondazione di ridurre il personale, che costa 29 milioni di euro. In più è contravvenuta a degli impegni assunti costringendoci a intentare causa contro un nostro stesso socio fondatore, la Regione, per ottenere le spettanze dovute, che equivalgono a più di 100 milioni di euro. Come pretendono che mandiamo avanti un’azienda con soli 11 milioni di euro se solo il personale ci costa 26 milioni?”. Quanto all’inchiesta della Procura aperta nei confronti suoi e del direttore generale Mario Martina, Falzea ha detto: “Mi difenderò nelle sedi giudiziarie. È un’inchiesta che formalmente inizia da pochissimo. Lasciamo fare le indagini al pubblico ministero. Sono fiducioso perché non c’è stato mai un comportamento scorretto da parte dei dirigenti di questa fondazione. Mi sento tranquillo ed affronto la vicenda con molta tranquillità”. La Fondazione Campanella, ha concluso Falzea, chiede “un incontro con i soci fondatori che avvenga entro la prossima settimana davanti al notaio per comprendere quale sarà il nostro destino. Oliverio deve ottemperare alla transazione che avevamo già concordato con l’ex vicepresidente della Regione Stasi e darci 29 milioni di euro invece di 100, dandoci così la possibilità di ripartire nel modo giusto”.