Falzea: “Se la Regione paga quanto deve la Fondazione Campanella si salva”
CATANZARO. Il presidente della Fondazione Campanella, Paolo Falzea, ha incontrato il nuovo commissario ad acta per il piano di rientro del disavanzo della Sanità calabrese, Massimo Scura. Nel corso dell’incontro Falzea ha rappresentato a Scura la situazione della Fondazione “raccontando – ha sottolineato il presidente – come si è arrivati a questo punto”. Scura incontrerà il presidente della Regione Mario Oliverio venerdì prossimo e “durante l’incontro – ha chiarito Falzea – verrà assunta una decisione sulla Campanella, per impedire che venga disperso sia il patrimonio di competenza delle persone che hanno lavorato tutti questi anni in Fondazione, sia quello delle attività che sono state svolte”. “Stiamo facendo i trattamenti chemioterapici come al solito – ha aggiunto Falzea in merito alla situazione dei pazienti sottoposti al trattamento chemioterapico – anche se ho fatto presente al commissario che ci sono delle inadempienze da parte della Regione che rendono questa attività sempre difficile perché non sono stati approvati i Pac, grazie ai quali è possibile passare le chemioterapie, come prevede la legge, in regime ambulatoriale, per questo motivo noi le dobbiamo fare in regime di day hospital. Siamo in una situazione sempre di irregolarità, ma non per colpa nostra. Stiamo provando di dare meno disagi possibili ai pazienti”. Il primo aprile, intanto, sarà probabilmente nominato il commissario liquidatore. Su questo punto il presidente Falzea ha sottolineato che “il 10 aprile i dipendenti saranno licenziati e bisogna incominciare a pensare ad un’azione mirata per i pazienti che stanno continuando a ricevere cure”. Ieri, inoltre, la causa che la Fondazione ha intentato contro la Regione Calabria per i crediti che vanterebbe nei suoi confronti, è stata trattenuta dal giudice per la decisione. “Sono stato costretto – ha detto Falzea – a fare causa contro un socio fondatore e fino all’ultimo la Regione ha cercato di portare per le lunghe la causa chiedendo un rinvio della causa che poi è andata in decisione. Ora passeranno alcuni mesi prima che il giudice si pronunci e proprio al commissario Scura dicevo che, paradossalmente, si rischia che la fondazione venga liquidata e pochi giorni dopo, magari, il giudice riconosce questi crediti nei confronti della Regione. Con quei soldi saremmo in grado di andare avanti sin d’ora. Dopo non sarà più possibile rimettere in piedi la struttura”.