Fondazione Campanella, il presidente Falzea: “La Regione scarica le responsabilità”
CATANZARO. Il presidente della Fondazione “Campanella” di Catanzaro, Paolo Falzea, ha diffuso un documento dopo la protesta attuata stamani dai 172 lavoratori licenziati nei giorni scorsi. “La Regione, dopo avere determinato – afferma – con provvedimenti di riduzione dei posti letto, del budget e il trasferimento delle unità operative non oncologiche all’Azienda Mater Domini, un esubero imponendo il licenziamento della gran parte del personale dipendente della Fondazione “T. Campanella”, ha indotto irresponsabilmente il personale destinatario delle lettere di licenziamento a pensare che dette procedure siano il frutto di una precisa, quanto irrazionale, volontà del Presidente della Fondazione “T. Campanella”. Con un comunicato pubblicato sul sito, infatti, – prosegue Falzea – la Giunta regionale – senza fare alcun cenno al fallimento delle iniziative che a suo dire avrebbe avviato per ricollocare il personale in esubero – si è limitata ad invitare il Presidente della Fondazione a revocare con effetto immediato i licenziamenti, senza però indicare né dove tale personale deve lavorare (dopo il trasferimento delle UU.OO. non oncologiche) né con quali risorse deve essere pagato il loro stipendio”. In mancanza di tali indicazioni, a giudizio di Falzea, “l’invito della Giunta regionale si configura come diretto a determinare un danno erariale (la Fondazione “T. Campanella”, infatti, pur avendo natura privatistica gestisce soldi pubblici). Ed è un modo – sostiene – per scaricare irresponsabilmente sue precise responsabilità sul management della fondazione. Il personale, proprio sulla scorta di tali dichiarazioni, nella giornata odierna – fa rilevare – ha occupato gli uffici della Fondazione, assediando il Presidente della Fondazione, minacciando di non desistere dalla protesta sino a che non avesse accolto la disposizione della Giunta regionale, revocando i licenziamenti”. Falzea avverte che la protesta dei dipendenti in esubero “potrebbe comportare disfunzioni che avrebbero come conseguenza situazioni di pericolo per la salute dei pazienti e per la continuità assistenziale. Questa situazione ha costretto la Fondazione, in via precauzionale, a sospendere temporaneamente l’attività del centro oncologico. Nel contempo – aggiunge – si comunica che in data odierna è stato trasmesso alla Regione ed alla struttura commissariale il piano strategico per il rilancio della Fondazione “T. Campanella” (richiesto venerdì scorso con un comunicato stampa) che, se approvato, determinerebbe l’impiego del personale oggi licenziato senza provocare danni erariali. Certo che se i soci fondatori mi chiederanno formalmente, assumendosene le responsabilità, di revocare i licenziamenti nella consapevolezza che questa decisione determina un indebitamento della Fondazione, io, in quanto mandatario dei soci fondatori, – conclude – darò corso alla revoca dei licenziamenti”.