GIORNATA NAZIONALE DEL BRAILLE CELEBRATA AL “FERMI” DI CATANZARO

Nella prima meta’ del XIX secolo, il giovane francese Louiss Braille invento’ il sistema di scrittura e lettura a rilievo per non vedenti ed ipovedenti che consenti’ ai disabili visivi di uscire dall’isolamento e dalla solitudine in cui erano relegati. Non a caso piu’ che di invenzione si parlo’ di “Rivoluzione Braille”. A quel tempo Louis Braille era cieco ed aveva 15 anni e rivendicava il diritto di leggere linri proprio come gli altri ragazzi: si dedico’ così a concepire un alfabeto tattile che avrebbe dovuto essere facile da imparare, da riprodurre e da utilizzare. Da circa 200 anni quindi i non vedenti possono leggere e scrivere utilizzando il Braille, potendo accedere ai testi scritti e studiare al pari dei vedenti. Louis Braille, ha sostenuto il presidente dell’Unione Italiana Ciechi, Mario Barbuto, in occasione della Giornata Nazionale del Braille che è stata celebrata il 21 febbraio, è stato autore di un’autentica rivoluzione sociale ed abbiamo chiesto che in ogni paese o città venga intitolata una via o una piazza a “colui che vinse il buio indicando ai ciechi la via della cultura”. La Giornata del Braille coincide con la Giornata Mondiale della Difesa dell’Identità Linguistica promossa dall’Unesco.
L’Unione Ciechi di Catanzaro, come ogni anno in tale data, ha organizzato una giornata di discussione, riflessione e sensibilizzazione sulle problematiche che i non vedenti affrontano ogni giorno. Alla presenza di qualificati relatori, di docenti e studenti, il tutto si è svolto nel Liceo Fermi del quartiere Lido. “Continuiamo le nostre battaglie quotidiane per far presenti le nostre istanze ed i nostri diritti spesso sottovalutati o dimenticati dalle istituzioni. Vogliamo uscire dal buio e dall’angoscia per tuffarci nella condivisione” ha affermato il presidente provinciale Loprete.
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