Giudiceandrea: “Il commissariamento ha aumentato il debito nella sanità”

REGGIO CALABRIA. “Il commissariamento esterno della sanità calabrese ha prodotto la quadruplicazione del debito e l’incomunicabilità fra gli organi. La Calabria resta l’unica regione d’Italia a non avere le redini di un settore così delicato affidate agli organi eletti dal popolo e questo non è più accettabile”. Lo afferma, in una nota, Giuseppe Giudiceandrea, capogruppo dei Democratici e Progressisti alla Regione in merito alle nuove nomine sul commissariamento della sanità calabrese. “Non metto in discussione le doti umane e professionali del generale Saverio Conticelli e del subcommissario Thomas Schael – prosegue Giudiceandrea – ma sarebbe stato giusto dare al centrosinistra che governa la Regione la possibilità di lavorare per migliorare la sanità così come hanno voluto gli elettori alle scorse elezioni regionali. Non è più concepibile che queste scelte arrivino calate dall’alto ignorando le esigenze del territorio”. “Il rischio concreto – sostiene ancora il capogruppo dei Democratici e Progressisti – è quello di peggiorare ancora di più una situazione che, con la gestione appena sostituita, non ha prodotto benefici per i cittadini. La nostra indignazione è forte nei confronti di una scelta che danneggia, ancora una volta, i calabresi e che non aiuta chi amministra perché a tanto demandato dai cittadini. Speriamo che a differenza di quanto accaduto in questi ultimi quattro anni, vi sia almeno la disponibilità a comunicare con la Giunta ed il centrosinistra che governano la Calabria. In mancanza, prepariamoci ad un ultimo anno di lacrime e sangue in sanità, non addebitabili, appunto, al campo del centrosinistra”.