Allarme della Cgil: “Personale carente negli uffici giudiziari”

CATANZARO. «Se non si provvederà a implementare, con la massima urgenza, il personale degli uffici giudiziari e del distretto della Corte d’Appello di Catanzaro (che conta 7 tribunali) si rischia di rendere vano parte dell’eccezionale lavoro d’indagine svolto dalla Procura di Catanzaro e dalle forze dell’ordine nell’inchiesta denominata “Rinascita Scott”». La Funzione pubblica della Cgil Area Vasta, che comprende le province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, lancia un segnale d’allarme e invita: «il Governo, e in particolare il Ministro della Giustizia, a potenziare gli organici attualmente inidonei ad affrontare procedimenti di tale dimensioni». Una presa di posizione quella della FP Cgil che parte da un’analisi approfondita delle dinamiche del lavoro all’interno degli uffici giudiziari e della Corte d’Appello.

«In Italia, negli ultimi anni, si è assistito a un’inversione di tendenza in ordine alle assunzioni del personale giudiziario. Ben poca attenzione, però, è stata posta nei confronti della Calabria, regione con uno dei più alti tassi di criminalità organizzata. Dopo circa 20 anni di blocco del turn-over e anche a causa di numerosi prepensionamenti di coloro che hanno fruito della cosiddetta “quota 100”, gli uffici giudiziari calabresi hanno assistito a un forte depauperamento delle risorse umane. Le poche assunzioni disposte negli ultimi mesi – già insufficienti a far fronte al normale carico di lavoro – oggi risultano del tutto inadeguate a sostenere il peso di un maxiprocesso con 334 detenuti ed oltre 400 imputati. A breve ci si troverà davanti a decine e decine di udienze, con centinaia di ordini di traduzione, di notifiche e di videoconferenze che richiederebbero l’impiego di personale, anche altamente qualificato, destinato esclusivamente a questo maxiprocesso». Pertanto, la FP Cgil Area Vasta chiede «un immediato ed eccezionale provvedimento di assunzioni – attraverso lo scorrimento delle graduatorie vigenti, nonché tramite il Decreto sicurezza bis, di prossima pubblicazione, finalizzato allo smaltimento dell’arretrato degli uffici giudiziari – per far sì che le indagini effettuate dalla Procura di Catanzaro e dalle forze dell’ordine possano trovare un giusto epilogo nella conclusione del maxiprocesso in tempi rapidi e si assesti, finalmente, un colpo significativo alla criminalità organizzata».

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