Governo, Mattarella ha rinviato Draghi alle Camere

Governo, Mattarella ha rinviato Draghi alle Camere

Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha rassegnato ieri sera le dimissioni al Quirinale dopo che, nel pomeriggio, il Movimento Cinquestelle, in Senato, non aveva votato la fiducia sul cosiddetto “decreto aiuti” scegliendo di far allontanare i propri senatori dall’aula. Mattarella, però, ha respinto le dimissioni e ha chiesto a Draghi di ritornare alle Camere per verificare, in Parlamento, se la maggioranza che lo ha sostenuto fino a ieri c’è ancora oppure no. Prima di salire al Colle Draghi aveva comunicato ai ministri, in Cdm, che avrebbe rassegnato le sue dimissioni nelle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Voglio annunciarvi che questa sera rassegnerò le mie dimissioni nelle mani del Presidente della Repubblica. Le votazioni di oggi in Parlamento sono un fatto molto significativo dal punto di vista politico. La maggioranza di unità nazionale che ha sostenuto questo governo dalla sua creazione non c’è più”, aveva detto Draghi che poi aveva proseguito: “E’ venuto meno il patto di fiducia alla base dell’azione di governo”. Con la decisione di rinviare Draghi alle Camere Mattarella costringe il Movimento Cinquestelle a fare una scelta formale senza utilizzare la furbizia dell’uscita dall’aula. Ora Conte e i suoi dovranno decidere se apertamente sfiduciare Draghi oppure se tornare sui propri passi e ribadire la fiducia a suo tempo espressa nei confronti dell’Esecutivo.

 

 

 

 

 

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