Oggi Francesco Rosso avrebbe compiuto 40 anni, i genitori: “Continueremo a chiedere giustizia per nostro figlio”

Oggi Francesco Rosso avrebbe compiuto 40 anni, i genitori: “Continueremo a chiedere giustizia per nostro figlio”

Lettere al Giornale di Calabria

Riceviamo alle redazioni di RTC e Giornale di Calabria lettera della mamma di Francesco Rosso, giovane barbaramente ucciso il 14 aprile 2015 a Simeri Mare, comune di Simeri Crichi, in provincia di Catanzaro, che pubblichiamo nel giorno in cui Francesco avrebbe dovuto festeggiare il suo quarantesimo compleanno.

“Il 10 giugno di 40 anni fa nasceva mio figlio, Francesco Rosso, il mio primogenito. 40 anni fa ero la donna più felice al mondo. Dopo tante sofferenze davo alla luce uno splendido bambino e nonostante la mia giovane età ho cresciuto Francesco con sacrifici, educazione e rispetto per il prossimo. Da subito con il suo animo buono e dolce, ha regalato amore e sorrisi a tutte le persone che lo circondavano.

Francesco era un grande lavoratore, un ragazzo responsabile e di nobile animo, che ha sempre aiutato noi genitori a portare avanti l’attività di famiglia. Ogni volta che veniva a conoscenza di un amico o un parente in difficoltà, si precipitava a porgere il suo aiuto. Mio figlio era conosciuto da tutti nella provincia di Catanzaro (e non solo) e chiunque lo abbia conosciuto, ne custodisce con affetto il ricordo. Credo che ricordiate tutti la storia che ha tragicamente colpito Francesco, la mia persona speciale… Mi fa tanto male rammentarla ma oggi voglio e devo farlo: Il 14 Aprile del 2015 mio figlio viene trovato morto nella nostra macelleria a Simeri Mare lasciando tutti sgomenti. È stato ucciso con un’arma da fuoco dal killer in seguito reo confesso dopo l’arresto, che afferma di essere stato mandato ad uccidere mio figlio da un soggetto oggi ai domiciliari che ha tormentato per anni la mia famiglia, ma mai avrei immaginato che covasse cotanto odio. Ci ha colpito un fulmine a ciel sereno.

Se oggi conosco i nomi e i volti di chi si è macchiato del sangue di mio figlio, lo devo ai Carabinieri di Sellia Marina che con tutto il cuore a la stima ringrazio… Ma oggi il mio desiderio sarebbe stato quello di poter festeggiare il 40° Compleanno di mio figlio Francesco, insieme a tutti i suoi cari, come era consuetudine fare!

Invece mi ritrovo oggi in un’aula di tribunale, perché il destino ha anche voluto che un’udienza coincida con il compleanno di Francesco, a CHIEDERE GIUSTIZIA PER LUI!!!

Oggi non potrà spegnere le sue candeline; a fargli luce ci sono solo le mie preghiere e i ceri del cimitero.

Oggi non potrà mangiare la sua torta preferita, perché lo hanno strappato dalla nostra terra e dall’affetto di tutti.

Il mio dolore non si placherà mai, ma fino a quando avrò fiato e forza, davanti a qualsiasi giudice io devo chiedere giustizia per un ragazzo che non ha mai portato a casa una multa, una denuncia, non ha mai partecipato ad una rissa, non ha mai sfiorato delle droghe, non ha mai guidato in stato di ebbrezza, non ha mai fumato una sigaretta e non ha mai fatto del male a nessuno, nemmeno ai suoi assassini, con i quali non ha mai avuto a che fare!!!

Francesco amava la vita, amava la sua famiglia, amava la sorella Marianna ed i suoi amici fraterni con i quali giocava a calcio nella squadra amatoriale della quale era presidente, la Salumi Rosso.

Delle domande le faccio agli esecutori di questa terribile mattanza: Come avete fatto a perseguire le idee macabre di un assassino come quello poi compiuto? Quando vi ha parlato di Francesco perché non vi siete chiesti se meritava questa fine? Avreste saputo quanto era amato da tutti e quanto era un ragazzo per bene!!! Lui stesso, se gli aveste chiesto aiuto, ve lo avrebbe dato.

Ma è inutile anche domandare a chi non ha un cuore.

Quello che almeno chiedo è di pentirvi e di accettare di pagare le pene che meritate di scontare!

Come posso vivere io da mamma sapendo che il mandante dell’omicidio di mio figlio è a casa agli arresti domiciliari? Oltre il danno perché devo subire la beffa? Confido nell’operato della Magistratura e spero che chi ha il compito di giudicare questa triste pagina della nostra società, lo faccia anche da genitore. Non è una critica, ma una preghiera.

Buon Compleanno Figlio Mio, da Mamma e Papà”.

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