“Il colore dei suoni”, presentato il metodo “Marchio-Patti” (Video RTC)

“Il colore dei suoni”, presentato il metodo “Marchio-Patti” (Video RTC)

CATANZARO. “Il colore dei suoni”, un metodo ma soprattutto uno strumento efficace e innovativo nel campo dei disturbi dell’apprendimento, è stato al centro di un convegno che si è tenuto nella Cittadella regionale, alla presenza dell’Assessore regionale alla Cultura Maria Francesca Corigliano.

“La Regione ha riconosciuto il valore di questo metodo – ha detto l’Assessore Corigliano – finanziandolo, dopo un’attenta valutazione, nell’ambito della legge regionale 27/85 sul diritto allo studio. I problemi legati ai disturbi dell’apprendimento non sono individuali ma appartengono alla scuola nel suo complesso. Come istituzioni – ha aggiunto – vogliamo collaborare assieme all’Ufficio Scolastico Regionale per migliorare la formazione degli insegnati su tematiche che provocano disagi ai bimbi, alle famiglie, ma soprattutto a chi insegna.

Suggerimento accolto da Maria Carmela Siclari della Direzione generale Ufficio Scolastico Regionale: “Rafforzaremo – ha detto – la collaborazione con la Regione in questo delicato aspetto della formazione degli insegnanti. Quello esposto oggi è un metodo straordinario e soprattutto efficace”.

Ad illustrare dettagliatamente “Il colore dei suoni”, le due autrici Maria Marchio e Sonia Patti: “Il Metodo – hanno spiegato – ha come obiettivo fondamentale educare, nel senso di portare fuori, le capacità potenziali di ogni individuo, soprattutto attraverso l’uso del corpo, la pratica dell’arte e della creatività. È necessario coinvolgere il corpo per sviluppare e migliorare le potenzialità e le competenze, partendo dalla percezione del sè corporeo e dei confini per coinvolgere ogni forma di percezione spaziale e temporale. Lavorare con il corpo, inoltre, permette ad ognuno di vivere il proprio diritto di occupare il proprio spazio nel mondo. Si tratta di un metodo integrato in quanto comprende in se, tra le altre cose, l’intervento sulle abilità generali di sviluppo visuo-percettive, linguistiche e psicofisiche, l’intervento sulle componenti della prestazione, la strategia fonologica e quella lessicale. Il metodo di insegnamento della letto scrittura – hanno dichiarato ancora le autrici – può essere definito fonico-sillabico e globale. L’alunno con disagio è integrato nel gruppo classe in quanto realmente utilizza lo stesso libro di testo della classe: il libro di testo, infatti, segue di pari passo gli argomenti del materiale specialistico, anche se presentato con modalità diversificate”.

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