Il consigliere regionale Pitaro: “Nella vertenza Abramo la Regione sia presente”

“Questa volta la Regione sia presente e non sottovaluti, come ha fatto alla riunione ministeriale dello scorso maggio, il rischio di uno scenario dalle conseguenze sociali devastanti”. Lo afferma il consigliere regionale Francesco Pitaro “in relazione – é detto in una nota – al nuovo incontro del 5 agosto al Ministero dello Sviluppo economico per discutere della vicenda Abramo Customer Care e cercare una soluzione all’indomani dell’asta del 22 luglio, predisposta dal Tribunale Fallimentare di Roma per individuare l’acquirente della società di telecomunicazioni, andata deserta”. “La drammatica condizione di stallo e incertezza dei tremila dipendenti calabresi impiegati nella Abramo Customer Care – aggiunge il consigliere regionale – sia affrontata con il massimo di responsabilità e attenzione. Sono passati più di otto mesi da quando, lo scorso novembre, ho inoltrato un’istanza al presidente Spirlì con cui chiedevo la convocazione di un tavolo immediato a cui invitare, alla presenza dell’Assessore al Lavoro, i vertici dell’azienda e le organizzazioni sindacali con l’obiettivo di ragionare sulle possibili strade da percorrere per salvaguardare il livello occupazionale della Abramo Customer Care. Nonostante i ripetuti solleciti, non è pervenuto alcun segnale di impegno e preoccupazione da parte della Regione che, in quanto soggetto politico-istituzionale di caratura costituzionale, non può ignorare le terribili conseguenze sulla vita dei calabresi di una crisi aziendale di così vasta portata. La Calabria, che registra il dramma di un alto tasso di disoccupazione acuito dalla pandemia da Covid-19, non può permettersi un ulteriore disfacimento del proprio tessuto socio-economico”. “Tremila dipendenti – dice ancora Pitaro – significa tremila famiglie che ingiustamente vedrebbero negarsi il diritto al lavoro e a una vita dignitosa. È già passato troppo tempo, non si perseveri in un silenzio deleterio e controproducente, ma la Regione dia il proprio contributo, presentandosi a Roma il 5 agosto e avanzando proposte e soluzioni che possano garantire la piena continuità occupazionale, scongiurando scenari disastrosi”.