Il futuro della portualità a Crotone: un incontro alla Lega Navale

Il futuro della portualità a Crotone: un incontro alla Lega Navale

CROTONE. Si è tenuto nei giorni scorsi presso la Lega Navale Italiana Sezione di Crotone un incontro organizzato dal Propeller Club Port of Crotone moderato dal giornalista Rolando Belvedere che ha visto la partecipazione del Cluster Marittimo ionico. I lavori sono stati aperti dal saluto del Presidente Piero Castellitti che ha sottolineato come la storia del passato possa essere trampolino di lancio del presente e del futuro della portualità e della logistica crotonese in un contesto che si spera virtuoso con la nascita della nuova Autorità di Sistema e l’individuazione delle Zes in Calabria. In questo contesto è stato presentato il volume dell’avvocato Alfonso Mignone “La riforma portuale di Federico II”. Crotone era tra i porti ricostruiti dall’imperatore “logistico” ed anticipatore delle agevolazioni fiscali nelle aree retroportuali del Regno di Sicilia imponente “granaio” del Mediterraneo. Di portualità 5.0 ha discusso Alessandro Panaro di “Studi e Ricerche per il Mezzogiorno” che ha spiegato alla platea il trend dei porti del Mediterraneo e si è soffermato sugli impatti delle “Free Zones” nel mondo e sugli effetti positivi della defiscalizzazione e sburocratizzazione nei porti meridionali. A concludere i lavori ci ha pensato l’architetto Luigi Vartuli di “Urbei” (Urban Biogas Energy Italia) che con la costituenda società Ioniofuel, si pone di presentare la richiesta per la costruzione di un impianto costiero per il deposito del GNL (Gas Naturale Luquido) – metano- carburante utilizzato per uso del trasporto pesante, (nord/sud) per le navi del mediterraneo e attrattore commerciale per il porto di Crotone che legato al trasporto su strada/aeroporto treno diverrebbe polo di riferìmento nei porti del mediterraneo, volano per il rilancio dello scalo crotonese ma soprattutto “bunker” green del Mediterraneo tra Gibilterra e Suez. L’investimento è nell’ordine dei 80 milioni di euro, sarà realizzato in un terreno già contrattualizato nell’area Zes del CORAP di Crotone. A regime si ipotizzano 150 addetti diretti e 350 indiretti.

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