Ponte sullo Stretto, Giovannini lancia la sfida

Ponte sullo Stretto, Giovannini lancia la sfida

L’annuncio di uno studio di fattibiltà entro giugno 2022 per il Ponte sullo Stretto rompe il silenzio che il governo aveva tenuto sul dossier fin da quando, nel maggio scorso, lo stesso ministro delle Infrasturutture, Enrico Giovannini, aveva illustrato la relazione del Gruppo di lavoro (Gdl) del dicastero sull’infrastruttura. “Esistono profonde ragione per la realizzazione di un collegamento stabile”, ovvero di un ponte sullo Stretto di Messina, fra la Sicilia e la terraferma, sottolinea in audizione alle commissioni Trasporti e Ambiente della Camera, il ministro dei Trasporti e della Mobilità sostenibile, Enrico Giovannini. La realizzazione, tuttavia, dovrà essere definita “al termine di un processo decisionale che preveda inizialmente la redazione di un progetto di fattibilità di confrontare diverse soluzioni alternative”. “Il tema dei collegamenti sullo Stretto di Messina, ha detto il deputato Questore M5s, Francesco D’Uva, a margine dell’audizione, va affrontato fornendo risposte ai cittadini e al mondo produttivo nel breve periodo. È a loro che dobbiamo garantire soluzioni adeguate a problemi atavici che rallentano il rilancio economico del nostro territorio. È importante ricordare che abbiamo stanziato, per il rinnovo della flotta navale, 115 milioni di euro. Questo a dimostrazione che, mentre si discute del Ponte e della sua realizzazione, c’è chi lavora per risolvere, nell’immediato, i disagi quotidiani sia della cittadinanza, sia del mondo produttivo”. “L’audizione del ministro Enrico Giovannini accende il semaforo verde per il Ponte sullo Stretto, afferma Mara Carfagna, ministro per il Sud e la Coesione territoriale. La grande opera che manca al Sud e al Paese, per la quale mi sono personalmente impegnata fin dall’insediamento. Finalmente quel progetto esce dal limbo delle idee da valutare e diventa oggetto di un percorso di pianificazione tecnico-economica che partirà da uno studio di fattibilità già finanziato. Grazie alla rete infrastrutturale programmata con il Pnrr, il Ponte non sarà una cattedrale nel deserto ma il tratto più significativo della nuova rete di collegamenti tra il Mezzogiorno e il resto d’Italia. Ora basta contese ideologiche su un’opera che non ha colore politico: è un servizio alla coesione d’Italia e agli italiani, dobbiamo lavorare tutti per realizzarla e vigilare perché i tempi siano rispettati”. “Le parole del Ministro Giovannini sul Ponte sullo stretto sono sicuramente positive per quanto concerne la volontà di realizzare un opera strategica per il rilancio del mezzogiorno e di tutto il paese ma la richiesta dell’Intergruppo parlamentare al governo  al Ministro dei Trasporti è che i lavori comincino prima della fine della legislatura, ha sostenuto la senatrice di Italia Viva, Silvia Vono”. La Lega, dal canto suo, accusa il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, di voler “perdere tempo” in merito al Ponte sullo Stretto, per poi non realizzarlo. “Il Mims – affermano in una nota i deputati della Lega Edoardo Rixi (responsabile nazionale Infrastrutture), Alessandro Pagano (vice capogruppo alla Camera), Domenico Furgiuele e Nino Germanà – continua a stupirci con scelte sul Ponte di Messina che superano logica e buonsenso al punto da farci pensare a una strategia allo scopo di rimandare l’opera pubblica sine die”.
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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