Il Minorile di Catanzaro diventerà un riferimento nazionale, la capienza passerà da 36 a 56 posti
Il capo dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, Antonio Sangermano, si è recato in visita nell’Istituto Penale per Minorenni “Silvio Paternostro” di Catanzaro, alla presenza del Garante Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, Carla Garlatti. Ad accoglierli il Direttore dell’Istituto Penale Minorile, Francesco Pellegrino, il Dirigente del Centro Giustizia Minorile per la Calabria, Santo Ippolito, nonché il Direttore della Sanità Penitenziaria della Casa Circondariale e dell’Ipm dell’Asp di Catanzaro, Giulio Di Mizio. Erano presenti, inoltre, l’Avvocato Generale della Corte d’Appello di Catanzaro, Beniamino Calabrese, anche in rappresentanza della Procura Generale ed il Garante regionale dei diritti delle persone detenute, Luca Muglia. Dopo aver visionato i reparti e le varie aree dell’istituto, il Capo Dipartimento e il Garante Nazionale hanno dialogato con i ragazzi ed incontrato i funzionari, la Polizia penitenziaria, gli educatori, i mediatori ed il cappellano. Nel corso della visita, -fa sapere l’ufficio del garante regionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale- il Capo Dipartimento Sangermano ha approfondito le dinamiche degli eventi critici verificatisi in struttura, soffermandosi poi sui concetti chiave della giustizia penale minorile e sui temi di più stringente attualità. Al termine della mattinata i due massimi rappresentanti delle istituzioni minorili hanno incontrato il Presidente del Tribunale per i Minorenni di Catanzaro, Teresa Chiodo ed il Procuratore dei Minorenni, Maria Alessandra Ruberto, con cui si sono intrattenuti presso la sede del Tribunale. “La visita istituzionale” -affermano il Garante regionale dei diritti delle persone detenute Luca Muglia ed il Garante regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza Antonio Marziale- “assume significati importanti, considerato che, proprio in questi giorni, sono stati ultimati i lavori di ampliamento e ristrutturazione che consentiranno all’Istituto Penale per Minorenni di estendere la capienza da 36 a 56 posti. E’ evidente, tuttavia, che laddove tale estensione diventi operativa sarà ineludibile un massiccio potenziamento del personale. Da anni il Direttore Pellegrino, la polizia penitenziaria e gli educatori dell’istituto segnalano la carenza di organici con percentuali imbarazzanti. Con l’estensione della capienza -concludono i Garanti regionali Muglia e Marziale- “l’Istituto Penale Minorile di Catanzaro si posizionerà nella prima fascia assurgendo, ancora di più, a struttura di riferimento nell’intero panorama nazionale”.