Bruno (Pd) incontra Bubbico insieme ad una sindacalista minacciata

Bruno (Pd) incontra Bubbico insieme ad una sindacalista minacciata

CATANZARO. “La presenza del vice ministro dell’Interno, Filippo Bubbico, rappresenta l’ulteriore testimonianza della vicinanza dello Stato e delle istituzioni agli amministratori locali che non devono sentirsi soli: fanno parte di una rete virtuosa in cui esplicare la propria azione quotidiana nei territori. I sindaci sono il cuore del nuovo regionalismo”. E’ quanto afferma il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, che ha partecipato all’iniziativa svolta nella sala tricolore della Prefettura di Catanzaro dove il vice ministro Bubbico ha incontrato i prefetti della Calabria, i sindaci della provincia, i vertici delle forze dell’ordine e i rappresentanti delle istituzioni, dopo la presentazione da parte del presidente della Regione, Mario Oliverio, dei Contratti locali di sicurezza approvati dalla giunta. Prima dell’inizio della manifestazione, il presidente Bruno ha incontrato il vice ministro e il prefetto Luisa Latella assieme a Michela Avenoso, segretaria provinciale della Filt Cgil che nei giorni scorsi è stata vittima dell’ennesimo atto intimidatorio. Il presidente della Provincia, che è anche segretario provinciale del Pd di Catanzaro, ha ringraziato il vice ministro per aver incontrato Michela e “aver raccolto le preoccupazioni e le ansie di una giovane donna, appassionata e impegnata in un settore difficile che paga per aver svolto il proprio lavoro con serietà, all’insegna della legalità in un contesto assai difficile come quello della nostra regione – ha affermato ancora Bruno intervenendo davanti agli amministratori, al presidente della Regione Oliverio, al vice presidente Viscomi e alla senatrice Lo Moro -. Il sistema delle autonomie locali ha bisogno di essere rafforzato attraverso l’accelerazione del processo regionale che applica la riforma Delrio, dando vita ad un nuovo regionalismo con i sindaci protagonisti, supportati dagli Enti di Area vasta nell’attività di gestione, e la Regione chiamata a rispondere delle funzioni costituzionalmente definite, vale a dire legiferazione, programmazione e controllo. Questo è il modello che deve essere costruito – dice ancora – per favorire il superamento delle difficoltà in cui operano gli amministratori locali e costruire le necessarie condizioni per lo sviluppo dei territori. Costruire queste condizioni di certezza significa anche mantenere la sicurezza e tenuta sociale per permettere ai sindaci e al sistema delle autonomie locali di operare con efficacia ed efficienza”.

 

 

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