Il rapporto della Fondazione Gimbe sulle prestazioni sanitarie essenziali: l’Autonomia legittimerà le disuguaglianze Nord-Sud

Il rapporto della Fondazione Gimbe sulle prestazioni sanitarie essenziali: l’Autonomia legittimerà le disuguaglianze Nord-Sud

Rispetto ai livelli essenziali di assistenza sanitaria, nel 2020 l’unica Regione del sud tra le 11 adempienti è la Puglia. Nel 2021 delle 14 adempienti solo 3 sono del Sud: Abruzzo, Puglia e Basilicata. Sia nel 2020 che nel 2021 le Regioni meridionali sono ultime tra quelle adempienti. Lo evidenzia il sesto rapporto della Fondazione Gimbe sul Servizio sanitario nazionale presentato oggi a Roma che evidenzia una “frattura strutturale Nord-Sud che sta per essere normativamente legittimata dall’autonomia differenziata”. Anche i dati sulla mobilità sanitaria documenta che i flussi economici scorrono prevalentemente da Sud a Nord: in particolare nel 2020, Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto cubano complessivamente il 94% del saldo di mobilità attiva. “Stiamo inesorabilmente scivolando da un Servizio Sanitario Nazionale fondato sulla tutela di un diritto costituzionale a 21 sistemi sanitari regionali regolati dalle leggi del libero mercato”, commenta il presidente Gimbe Nino Cartabellotta. Ecco perché la Fondazione Gimbe invoca un patto sociale e politico che, “prescindendo da ideologie partitiche e avvicendamenti di Governi, rilanci quel modello di sanità pubblica, equa e universalistica, pilastro della nostra democrazia, conquista sociale irrinunciabile e grande leva per lo sviluppo economico del Paese”.

 

 

 

 

 

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