Il rappresentante dell’Unione Europea ha visitato anche il porto di Gioia Tauro

Il rappresentante dell’Unione Europea  ha visitato anche il porto di Gioia Tauro

CATANZARO. Il porto di Gioia Tauro è stata l’ultima tappa della visita ufficiale del Coordinatore del Corridoio Europeo Pat Cox in Calabria. Cox ha incontrato il management dell’Autorità Portuale di Gioia Tauro, i terminalisti e successivamente ha visitato il porto, su invito dell’Autorità Marittima, i terminal contenitori ed automotive. L’incontro, che si è svolto nella sede dell’Autorità Portuale, ha avuto inizio, secondo quanto si apprende da un comunicato dell’ufficio stampa della Regione, con i ringraziamenti e la breve introduzione sugli obiettivi della visita da parte di Alessandra Arcodia, fondatrice e direttrice Affari Europei dell’associazione non profit WISDO Public Policy & Management; successivamente son seguiti gli interventi dell’Assessore Russo; del presidente Comitato per le Politiche di Coesione Territoriale di Confindustria, Mazzuca; del Segretario Generale dell’Autorità Portuale di Gioia Tauro, Spatafora; di De Bonis per A.D. Autoterminal e di Testi per MCT. I lavori sono stati chiusi dall’intervento conclusivo del Coordinatore del Corridoio Scandinavo-Mediterraneo, Pat Cox. Durante l’incontro si è parlato del sistema dei trasporti della Calabria e del porto di Gioia Tauro nel contesto europeo. “Il Porto di Gioia Tauro – recita il comunicato – rappresenta per la Calabria un punto decisivo che ha dimostrato come, una buona intuizione imprenditoriale, sostenuta da idonee capacità realizzative e da una collaborazione virtuosa tra partner pubblici e privati, possa permettere la realizzazione di iniziative imprenditoriali di grandi dimensioni, anche in un territorio complesso come quello della Calabria. Dal 1995 fino al 2008, il porto di Gioia Tauro è cresciuto oltre le aspettative iniziali grazie soprattutto al successo del transhipment, che ha portato molte linee di navigazione a utilizzare Gioia Tauro come punto di snodo dei traffici internazionali di merce containerizzata. Oggi lo sviluppo del porto di Gioia Tauro e di tutta l’area che lo circonda – si fa rilevare – non può essere legato solamente al transhipment, che continua ad essere architrave del porto, ma richiede iniziative finalizzate alla creazione delle condizioni necessarie per attrarre sul territorio imprese logistiche e industriali, italiane ed estere”. Cox, nel suo intervento conclusivo, ha sintetizzato alcune considerazioni relative alla visita ufficiale compiuta in Calabria e Sicilia. Ha sottolineato che “se si vuole organizzare una strategia coerente, occorre lavorare insieme per lo sviluppo del Sud d’Italia. Non è possibile prevedere la programmazione europea nella fase successiva al 2020, ma è fondamentale parlare adesso dei piani futuri. Quindi mi complimento con la Regione Calabria per aver sviluppato le proposte inserite nel piano e per aver proiettato le strategie di sviluppo della Calabria in una prospettiva futura. Condivido, inoltre, la necessità, rimarcata anche nell’intervento del prof. Russo, di puntare sulla ricerca e sulla formazione”. La visita in Calabria del Coordinatore Cox rientrava tra gli eventi del programma TRANMED, promosso dall’associazione WISDO, che ha l’obiettivo di promuovere lo sviluppo delle infrastrutture di trasporto, e che, nell’ultimo anno, ha instaurato un intenso dialogo con la Commissione Europea per dare alla Calabria e alla Sicilia un ruolo non periferico, ma strategico all’interno del corridoio Scandinavo-Mediterraneo.

 

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