Il Riesame: “Pittelli non rivelò verbali segretati”

Il Riesame: “Pittelli non rivelò verbali segretati”

Il Tribunale del Riesame di Catanzaro, pronunciandosi su un ricorso presentato dai difensori dell’ex parlamentare ed avvocato Giancarlo Pittelli (gli avvocati Staiano, Contestabile e Caiazza) ha annullato la decisione del Tribunale di Vibo di rigettare la concessione dell’obbligo di dimora in luogo degli arresti domiciliari. Nel merito, il Riesame ha stabilito che, allo stato degli atti e dell’istruttoria del processo Rinascita Scott, non emerge che Giancarlo Pittelli abbia disvelato notizie coperte da segreto in relazione ai verbali relativi alla collaborazione nel 2016 del collaboratore di giustizia vibonese Andrea Mantella. In tal senso, quindi, dagli atti non emerge che Pittelli abbia trasmesso notizie coperte da segreto al clan Mancuso, avendo invece avuto verbali di Mantella omissati ed a disposizione dei difensori in altre inchieste. Giancarlo Pittelli non lascerà in ogni caso gli arresti domiciliari per l’obbligo di dimora in quanto detenuto – proprio ai domiciliari – per un’altra inchiesta della Dda di Reggio Calabria denominata “Mala Pigna”. Intanto, nell’ambito del processo “Rinascita-Scott” c’è un nuovo invito all’astensione nei confronti del giudice Germana Radice da parte dei difensori dell’imputato Francesco Stilo. A presentarlo sono stati gli avvocati Paola Stilo e Piero Chiodo. Il giudice Germana Radice, nuovo componente del Collegio di Rinascita Scott (presieduto dal giudice Brigida Cavasino), è lo stesso giudice che si sta occupando di una causa civile di risarcimento danni nei confronti dell’Asp di Vibo che vede interessato Francesco Stilo. I medesimi attori e convenuti nella causa civile con protagonista l’avvocato Francesco Stilo si sono però costituiti parti civili anche nel processo penale Rinascita Scott. Non avendo sinora accolto la richiesta di astensione, motivata dai difensori anche alla luce di un’ulteriore attività istruttoria per la posizione di Francesco Stilo, i difensori dell’imputato si sono detti pronti a ricusare il giudice Germana Radice.

 

 

 

 

 

 

 

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