Il Sul: “La crisi del porto di Gioia affrontata senza un progetto di rilancio”
ROSARNO. “È una crisi devastante quella che da anni sta colpendo lo scalo gioiese. Una crisi che è stata affrontata esclusivamente con strumenti di emergenza come il ricorso continuo alla cassa integrazione guadagni senza costruire un serio progetto di rilancio dello scalo”. È quanto hanno sostenuto, a Rosarno, i vertici del sindacato Sul in una conferenza stampa incentrata sulla crisi del porto di Gioia Tauro. “In questo modo era inevitabile – hanno sostenuto, secondo quanto riporta un comunicato – che al termine fisiologico dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali la situazione si sarebbe rivelata in tutta la sua drammaticità con l’azienda terminalista che ha dichiarato di avere in esubero addirittura 400 dipendenti sui 1300 in organico, quindi, circa un terzo dell’attuale forza lavoro. Con buona pace di chi in questi ultimi 7 anni ha consentito al terminalista/monopolista di muoversi come meglio credeva nella speranza che incentivi come l’azzeramento delle tasse di ancoraggio o l’utilizzo in monopolio di tutti gli spazi e le banchine a disposizione nel porto, potessero incrementare il traffico contenitori o allettare nuovi clienti”. “Ancora oggi – hanno sottolineato i sindacalisti del Sul – mancano tutti i presupposti per il necessario rilancio del terminal. L’unica soluzione a tutti i problemi sembra essere diventata l’Agenzia per la somministrazione del Lavoro portuale che se non adeguatamente strutturata e gestita rischia di diventare esclusivamente un ammortizzatore sociale di nuova generazione in grado solo di fornire flessibilità gratuita a Mct a spese dei contribuenti”. A giudizio dei vertici Sul “ognuno deve fare la propria parte a cominciare dal terminalista e da Msc socio di Medcenter e unico cliente del terminal che a fronte degli impegni economici e finanziari presi dal Governo, dalla Regione e dall’Autorità Portuale devono fornire risposte concrete ad iniziare da una accurata revisione dell’organizzazione aziendale che dovrà portare ad una sensibile riduzione degli esuberi. Siamo pronti a tutto per tutelare il diritto alla piena occupazione dei lavoratori di Medcenter”