Il weekend delle calabresi

Il weekend delle calabresi

 

 

SERIE B, CROTONE – BRESCIA 2 – 0

Strepitoso Stoian, terza vittoria interna consecutiva

È un Crotone incapace di vincere senza soffrire. Anche nello spareggio di sabato all’Ezio Scida contro il Brescia la squadra rossoblu di Massimo Drago riesce a complicarsi la vita nel finale e deve sudare fino alla fine. Dopo un primo tempo senz’anima da parte dei rossoblù, sorpresi dalla disposizione in campo delle rondinelle, che vanno vicinissimi alla rete al 45’ con Corvia, sul quale è strepitoso Cordaz, i calabresi si accendono nella ripresa, trascinati da Ciano e Stoian. 9’, il primo trasforma un rigore procuratosi dal secondo. Arcari intuisce il sinistro dell’attaccante campano ma non lo para, 1 a zero Crotone. 23’, capolavoro di Stoian, coordinazione perfetta su lancio pennellato di Maiello. L’ex barese di sinistro fulmina l’incolpevole Arcari, 2 a zero. La gara pare incanalata ormai verso un’agevole vittoria rossoblu ma le cose cambiano. Al 34’ Torregrossa lascia i suoi in 10 per una banale espulsione mentre al 41’ un fallo di Martella viene punito con il penalty, Corvia non fallisce l’occasione e realizza. Nel finale il Crotone soffre ma blinda un successo fondamentale nella lunga rincorsa salvezza. Terza vittoria consecutiva all’Ezio Scida, 35 punti e terzultimo posto lasciato al Catania. Ora Drago ed i suoi rivedono la luce.

CATANZARO – SALERNITANA 1 – 2

Giallorossi sfortunti, i granata vincono all’ultimo respiro

Un Catanzaro molto sfortunato si arrende in extremis alla Salernitana capolista. L’ambiziosa formazione granata del presidente Lotito trova sulla sua strada una strenua resistenza dei tenaci giallorossi di Stefano Sanderra che avrebbero meritato ampiamente un risultato positivo. Nel primo tempo diverse pallegol costruite dai calabresi con il portiere granata Gori assolutamente insuperabile. Si oppone a Russotto al 23’, a Mancuso al 28’ ed al 36’ ancora a Russotto. Granata non pervenuti nel primo tempo ma che colpiscono a freddo nel secondo. Minuto 65, Ghosheh sbaglia il tempo su Cristea e l’assolo del neo entrato è oro per Maicolnegro che si gira e fredda l’incolpevole Bindi con un destro potente. L’esperto difensore campano Maurizio Lanzaro rimedia il secondo giallo al 75’ e lascia i suoi in 10 nell’ultimo quarto d’ora. Gori ancora determinante al 79’ su Squillace ma nulla può all’83’, quando non trattiene il destro di Mounard, consentendo a Bernardo di appoggiare di testa per Razzitti che sigla il pareggio. Il pareggio è il risultato che quanto meno rende più giustizia alla prestazione del Catanzaro ma la capolista trova il guizzo decisivo all’ultimo respiro. L’implacabile Cristea, sugli sviluppi di un calcio piazzato, sfrutta un assist di Bocchetti e buca Bindi inesorabilmente. È il 95’ e Baroni di Firenze fischia la fine delle ostilità.

MATERA – VIGOR LAMEZIA 0 – 0

I biancoverdi valorosi frenano e spaventano i lucani

La Vigor Lamezia non si piega e coglie un pareggio meritato al 21 settembre di Matera dove la squadra biancoverde, già virtualmente salva, si conferma formazione viva che vuole onorare il campionato ovunque fino alla fine, senza regalare nulla a nessuna avversaria. Il Lamezia soffre le folate lucane, resiste con valore ed intimorisce i lucani con le sue punte, sfiora la rete anche nel finale con il difensore Filosa. Alla fine gioisce Erra che tributa ai suoi un giusto applauso. 40 punti toccati e salvezza in tasca.

MESSINA – COSENZA 0 – 0

I Lupi falliscono un rigore ma si avvicinano alla salvezza

Cosenza salvo con un piede, manca ancora l’altro. Questo il simpatico commento a fine gara col Messina del tecnico del Cosenza Roselli dopo l’ennesimo risultato che allunga la striscia positiva dei lupi. Ed i rossoblu hanno fallito ad inizio gara la grande chance di un calcio di rigore che Calderini si è fatto intercettare da Berardi. Grande fatica da parte del Messina di mettere in difficoltà il Cosenza che ha gestito bene l’incontro. Rossoblù sorridono e si portano a +10 sulla quintultima, missione salvezza quasi compiuta, anche se rimane un pò di rabbia per il rigore non sfruttato.

REGGINA – MELFI 2 – 1

Impresa amaranto, la rimonta della speranza

Un pomeriggio incredibile. Accade di tutto sabato al Granillo tra Reggina e Melfi. Gli amaranto partono bene, giocano ma non segnano. Nella ripresa un regalo di Kovaksik permette ai lucani di portarsi in vantaggio e spedisce la Reggina all’inferno. Ma quando tutto sembra finito, gli amaranto si riaccendono, agguantano il pareggio ed attaccano fino alla vittoria che giunge al fotofinish. Il successo della sofferenza, come è nello spirito della Reggina, una vittoria, la seconda consecutiva, che diventa un’impresa per come è arrivata. Il Melfi si era portato avanti al 12’ con Agnello, che sfruttava una goffa uscita di Kovacsik, che si ostacola con Cirillo e offre un regalo troppo invitante da esser sprecato. La reazione è rabbiosa perchè i padroni di casa sanno di non meritare la sconfitta. Armellino sistema le cose al 20’, pennellata di Maimone per la testa del centrocampista amaranto. Al 43’ Di Michele libera Balistreri solo davanti al portiere ma l’ex Torres spara addosso a Perina.

È un errore che sembra condannare quasi definitivamente la Reggina, ma al 47’ avviene il miracolo. Lancio di Salandria, Balistreri spizza per Di Michele che di destro inchioda Perina. È la rete della speranza, che riapre il campionato amaranto. Il tecnico Alberti può gioire.

Manuel Soluri

 

 

 

 

 

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