Intrusione in casa di un Sostituto della Dda di Reggio Calabria

Intrusione in casa di un Sostituto della Dda di Reggio Calabria
REGGIO CALABRIA, 12 AGO – Nessun commento. Il pm della Dda di Reggio Calabria non ha voluto dire nulla sull’intrusione di persone non identificate nella sua casa di Reggio Calabria dalla quale sono stati sottratti due mazzi di chiavi, uno dell’abitazione e l’altro del suo ufficio in Procura.
La preoccupazione per quanto accaduto, però, è palpabile.
Quanto è avvenuto nell’appartamento del magistrato, al quarto piano in un condominio nella zona sud di Reggio Calabria, è oggetto della “massima attenzione” a livello investigativo, anche perché preoccupa il “messaggio” che i responsabili del fatto hanno voluto lanciare. Sull’episodio ha avviato indagini la Questura di Reggio Calabria, che ha effettuato nell’abitazione del magistrato i rilievi e gli accertamenti per risalire all’identificazione dei responsabili dell’intrusione. A scoprire la violazione del proprio domicilio è stato lo stesso magistrato quando, nel pomeriggio di ieri, si è recato a casa.
Il magistrato ha subito avvertito la polizia di Stato. Gli ignoti si sono introdotti nell’abitazione senza forzare apparentemente la serratura di ingresso ed approfittando del fatto che la famiglia del pm è in vacanza. Dalle verifiche effettuate dagli inquirenti, è emerso tuttavia che gli scassinatori avrebbero prelevato oggetti di scarso valore commerciale, tralasciando persino di impossessarsi di una somma di denaro che il magistrato teneva dentro uno dei cassetti della propria scrivania.
Il pm Di Palma è uno dei magistrati più esperti della Dda di Reggio Calabria, nella quale lavora da molti anni ed ha acquisito un patrimonio di conoscenze e di professionalità elevato. Attualmente, nell’organizzazione dell’ufficio, ha la delega per il territorio di Reggio e per la zona tirrenica. Il magistrato, è stato firmatario dell’inchiesta ‘Cent’anni di storia’, relativa allo scontro di Gioia Tauro tra i Piromalli e i loro ex alleati e imparentati, i Molè, lasciando anche emergere i legami che i Piromalli tenevano con l’ex senatore Marcello dell’Utri tramite il faccendiere italo-venezuelano Aldo Miccichè, per condizionare il voto degli italiani all’estero in favore di Forza Italia. Ha coordinato il capitolo dell’inchiesta ‘Mammasantissima’ relativo al così detto ‘invisibile’, l’avv.
Giorgio De Stefano, condannato a venti anni di reclusione con il rito abbreviato.

 

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