La Cgil Calabria ha presentato #presidiolegalitàcallcenter (Video RTC)

La Cgil Calabria ha presentato #presidiolegalitàcallcenter (Video RTC)

In Calabria i call center occupano 15.000 lavoratori. Di questi un terzo è rappresentato da dipendenti, un terzo dai Co.Co.Co. ed un altro terzo di lavoratori viene impiegato in aziende micro, piccole e medie (circa 240), nelle quali non percepiscono lo stipendio come dovrebbero e dove non vengono tutelati in quanto non vengono neppure versati loro i contributi. Daniele Carchidi e Luigi Veraldi della Cgil Calabria ed Alberto Ligato della Slc Cgil hanno spiegato, in conferenza stampa a Catanzaro, che il sindacato sta scoprendo sempre piu’ veri e propri call center da sottoscala, legati da accordi con grossi player internazionali che danno sub appalti alle piccole aziende creando un mercato al ribasso e concorrenza sleale. Il libero mercato non è piu’ libero.

Tale fenomeno preoccupante si conosceva ma la sua crescita esponenziale sul territorio calabrese diventa sempre piu’ allarmante. “Si tratta di una battaglia per la regolarità del lavoro nei call center in quanto questo settore-hanno sottolineato i sindacalisti-sta sconfinando nel caporalato. Le figure outbound vengono assunte con i contratti di collaborazione, i piu’ fantasiosi possibile. Fantasiosi almeno quanto i metodi di pagamento, ovvero sotto forma di rimborsi spesa per trasferte mai effettuate ad esempio, il tutto per eludere il fisco ed il versamento dei contributi. Ecco perchè, abbiamo segnalato il tutto alle istituzioni ed alla Guardia di finanza. Ci siamo recati anche in Prefettura a Catanzaro. Un terzo dei lavoratori impegnati nei call center in Calabria è completamente fuori dalle regole e noi, proviamo ad intervenire a tappeto, su tutto il territorio regionale, da Castrovillari a Reggio. Non vediamo istituzioni attente e dobbiamo fronteggiare un sistema di concorrenza selvaggia ed un atteggiamento da caporalato applicato dai grandi committenti multinazionali. Possiamo e dobbiamo batterlo attraverso le regole. Anche i grossi players internazionali dovrebbero osservare ed attenersi ad un’etica del lavoro che sembrano disconoscere o aver dimenticato. Noi proseguiremo la nostra azione di vigilanza e di segnalazione alle istituzioni preposte, in quanto-hanno concluso Carchidi, Veraldi e Ligato-oltre alla dignità del lavoro, dovrebbe esistere anche la dignità del reddito “.

Manuel Soluri

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