La Cgil: “Ritardi ingiustificati per il nuovo ospedale di Vibo”

VIBO VALENTIA. “Siamo profondamente esterrefatti dal comportamento irresponsabile che la Regione Calabria sta assumendo sulla procedura per l’avvio dei lavori del nuovo ospedale di Vibo Valentia. Ogni scusa è buona, ogni ritardo giustificabile, per continuare a perdere inutilmente tempo e rinviare la cantierizzazione di una fondamentale opera per il territorio e per i diritti della salute”. È quanto denuncia in una nota la segreteria provinciale della Cgil di Vibo Valentia in ordine alla mancata realizzazione del nuovo ospedale cittadino i cui lavori, nonostante le rassicurazioni della politica a più livelli, ad oggi non sono partiti dopo il blocco nel 2005 in seguito ad un’inchiesta giudiziaria che travolse i vertici dell’Asl dell’epoca. “In un paese civile – sottolinea la Cgil – per molto meno si sarebbe finiti alla berlina politica e giudiziaria, viste le precarie e rischiose condizioni in cui si affrontano quotidianamente le emergenze sanitarie nel vecchio nosocomio, costringendo spesso i malati a ricorrere alle strutture private o alla mobilità sanitaria con l’aggravio di ingenti costi e di calvari familiari. Un luogo indecoroso per la sanità pubblica, per i malati e per i tanti instancabili operatori ospedalieri”. La Cgil sollecita quindi i “necessari interventi della Prefettura” ed al contempo mira a “promuovere nuove forme di mobilitazione per scardinare inaccettabili atteggiamenti di imprudente volontà politica”.