La denuncia dell’Upi: nelle Province personale dimezzato e mancano dirigenti e tecnici
“Secondo i dati della Ragioneria Generale dello Stato il personale totale delle Province è passato da 49.788 dipendenti nel 2014 a 15.900 nel 2021 (-33.888 unità), con una contrazione in termini percentuali di circa il 70%. I dirigenti si sono dimezzati: da 640 nel 2014 a 290 nel 2021 (-55%): 1 ogni 55 unità di personale”. Sono i numeri illustrati dal direttore generale Upi Piero Antonelli (nella foto), intervenendo alla presentazione del XI rapporto ‘La PA vista da chi la dirige’, di PromoPA a Roma. “L’efficienza della Pa non può prescindere dalla qualità del personale che la compone” ha detto Antonelli ricordando che “le Province hanno subìto un taglio pesantissimo delle figure professionali a causa della Legge 56/14, che ne ha dimezzato il personale. Per questo è centrale un investimento sulle figure dirigenziali per ricostruire una amministrazione provinciale adeguata all’esercizio delle funzioni assegnate dalla legge e rafforzare la capacità amministrativa di tutto il governo locale. Le Province – ha sottolineato il direttore Upi – possono supportare i Comuni, soprattutto i più piccoli, con servizi strategici, producendo economie di scale e una riduzione di burocrazia, a partire dalle Stazioni uniche appaltanti e dalla realizzazione della gestione associata dei concorsi e delle attività di formazione per tutto il personale degli enti locali del territorio. Ma abbiamo bisogno di assumere figure tecniche altamente specializzate”.