La solidarietà dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria al collega Pietro Comito minacciato dai clan

La solidarietà dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria al collega Pietro Comito minacciato dai clan

E’ davvero inquietante il quadro che emerge dalle carte dell’inchiesta “Costa pulita” e che oggi ha portato all’arresto di 23 presunti affiliati alle cosche del Vibonese. E’ quanto si afferma in una nota dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria. “Una intercettazione agli atti –aggiunge la nota- conferma che esponenti di una pericolosissima cosca avevano messo nel mirino il collega Pietro Comito ‘reo’ di avere raccontato, sul giornale sul quale all’epoca scriveva, dei festeggiamenti di alcuni capi bastone dopo le elezioni amministrative di Briatico”. Nella intercettazione uno degli affiliati riportava la volontà di “spaccare” Pietro Comito (foto) alla prima occasione utile. A suo tempo Comito aveva ricevuto in redazione una lettera minatoria con la quale gli si “consigliava” di non occuparsi delle vicende del Comune di Briatico. Quanto emerge dall’inchiesta “Costa pulita” conferma che la lettera non era certo uno scherzo. L’Ordine dei Giornalisti della Calabria, nella nota, segnala che “si tratta dell’ennesimo episodio di minacce o violenza che vede come soggetto a rischio un giornalista il quale ha solo fatto il proprio lavoro con serietà e rigore”. Nell’esprimere la più sentita solidarietà al collega Pietro Comito l’Ordine dei Giornalisti della Calabria “ringrazia magistratura e forze dell’ordine per l’impegno costante a tutela della legalità e della incolumità dei cittadini, nonché per l’impegno a salvaguardia dei tanti colleghi che, seguendo in questa terra difficile la cronaca nera e giudiziaria, sono più di altri esposti alle ritorsioni ed agli attacchi delle organizzazioni criminali”.

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