L’allarme lanciato dal Presidente di Ance Calabria, Perciaccante: “Evitare il definanziamento di progetti Pnrr per 626 milioni”

“Occorre agire con immediatezza per scongiurare il rischio di definanziamento di progetti a valere sul Pnrr che secondo le stime potrebbero ammontare per la Calabria a 626 milioni di euro pari all’11% del totale delle risorse assegnate”. È l’allarme lanciato dal presidente di Ance Calabria Giovan Battista Perciaccante commentando i dati di aggiornamento dell’andamento della congiuntura economica della regione presentati dalla sede calabrese di Bankitalia. “Dai dati illustrati – è detto in una nota di Ance – emergono significativi segnali di attenuazione della fase di espansione fatta registrare nell’ultimo biennio dal settore delle costruzioni. Nel primo semestre dell’anno, infatti, le ore lavorate denunciate alle Casse edili presenti in regione sono diminuite del 6%, dopo il forte incremento avvenuto nello stesso periodo del 2022 (81%). “Le costruzioni sono state in gran parte sospinte dal completamento degli interventi di riqualificazione edilizia stimolati dal Superbonus – sostiene il presidente dei costruttori calabresi”. Secondo i dati del monitoraggio congiunto di Enea e Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, infatti, in Calabria gli interventi riferiti al “Superbonus” al 31 ottobre 2023 erano 14.021, per un importo complessivo di 2,8 miliardi di euro ancora in aumento di oltre un quarto rispetto a fine 2022. “Se si tiene conto, però, delle anticipazioni circa la volontà del Governo di operare una drastica riduzione rispetto alle misure di sostegno sin qui erogate -aggiunge il presidente Perciaccante- appare di assoluta evidenza che le prospettive di sbocco per il settore non possono che provenire in misura decisa dalla previsione di realizzazione dei lavori pubblici finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), che è stato finora inferiore alle attese degli operatori”. Nel report di Banca d’Italia emerge che i soggetti attuatori pubblici a fine giugno 2023 avevano bandito procedure per un importo di 1,7 miliardi di euro pari circa al 40% del valore dei progetti.