Interessante iniziativa del Ministero delle Politiche Giovanili: accendere i riflettori sui giovani inattivi

“Ho avuto il piacere di partecipare a Cosenza al ‘Neet Working Tour’, importante iniziativa itinerante di carattere nazionale promossa dal Ministero per le Politiche giovanili, insieme al ministro Fabiana Dadone, alla sottosegretaria per il Sud Dalila Nesci e al sindaco Franz Caruso”. Lo afferma, in una nota, il Segretario Questore del Consiglio regionale, Ernesto Francesco Alecci. “Il Tour – aggiunge – nasce con l’obiettivo di informare i cosiddetti Neet (Not in Education, Employment or Training), giovani inattivi tra i 14 e i 35 anni, che non studiano, non lavorano e non partecipano a programmi di formazione, sulle tante possibilità messe a loro disposizione dal Governo e dalle istituzioni. Il fenomeno dei Neet, purtroppo, è particolarmente significativo nelle regioni del Mezzogiorno e, in particolare, in Calabria, dove più di un ragazzo su tre si trova in questa condizione. Ciò, oltre a far aumentare il gap con le regioni del centro-nord e con il resto d’Europa, produrrà necessariamente nei prossimi decenni una massa crescente di disoccupati che difficilmente riuscirà a trovare un’occupazione, con ricadute anche sugli aspetti economici e sociali dei nostri territori. Manifestazioni di questo tipo sono importanti perché possono accendere i riflettori su questo mondo, spesso sommerso”. “Credo – dice ancora Alecci – sia un dovere prioritario della politica e delle Amministrazioni pubbliche moltiplicare le occasioni di confronto con questi ragazzi, ‘fuori dai palazzi’, ascoltandoli e dando vita ad interventi capaci di accompagnarli verso la loro realizzazione dal punto di vista scolastico e professionale. Come ho sempre sostenuto, i giovani devono essere la vera forza trainante per il riscatto e lo sviluppo della nostra regione. Occorrono idee innovative e programmi coraggiosi per investire realmente sul futuro delle nuove generazioni. E alle iniziative bisogna accompagnare adeguate campagne di informazione e sensibilizzazione. Non è raro, infatti, trovarsi di fronte a giovani, magari dinamici e propositivi, ma che si sentono totalmente spaesati, non essendo a conoscenza di tutte le possibilità messe in campo dalle istituzioni per supportarli nella realizzazione delle loro idee e dei loro sogni”.