Legambiente a Oliverio: “Serve un’agenda su dissesto, rifiuti e depurazione”
CATANZARO. “Ripartire dalle politiche ambientali per dare una concreta e reale risposta alle tante emergenze che la Calabria ogni giorno affronta. Il dissesto idrogeologico, la questione rifiuti e la raccolta differenziata “porta a porta”, l’emergenza depurazione, la tutela del territorio e del mare devono essere i punti sui cui lavorare e ripartire attraverso una agenda politica ambientale ben precisa”. È quanto si afferma in un comunicato di Legambiente, secondo cui “i primi passi del nuovo presidente della Regione Mario Oliverio sono significativi ma non bastano”. “Un altro fronte prioritario – prosegue la nota di Legambiente – è rappresentato dal rispetto della legalità, dalla trasparenza nella gestione della cosa pubblica nelle istituzioni e nel territorio, dalla lotta alle ecomafie. L’ecomafia è una seria minaccia per l’ambiente e un laccio mortale per l’economia. Sono decine i clan della ‘ndrangheta che hanno sviluppato vere e proprie holding criminali dedite alla gestione del ciclo illegale del cemento o dei rifiuti. Su questi temi e questioni Legambiente pretende dalla Regione e dal suo presidente Mario Oliviero risposte ed azioni chiare ed incisive. C’è ancora molto da fare per far sì che questa Regione esca dalle perenni emergenze che la soffocano ogni giorno. Per questo l’associazione ambientalista è pronta a fare la sua parte con proposte e azioni ma anche a denunciare ed a vigilare affinché si trovino soluzioni e sinergie adeguate per affrontare i problemi non solo ambientali calabresi”. “Quello che serve – afferma Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente – è un cambio di passo e di rottura rispetto al passato. Un’azione da avviare al più presto, perché la Calabria e i suoi cittadini non possono più aspettare. La mancanza di programmazione fa sì che in Calabria tutto sia sempre gestito in forma “straordinaria”, nel frattempo si continuano a pagare multe salate per la violazione delle Direttive Ue, ad attentare alla salute dei calabresi, a devastare ambiente e territorio e a compromettere il turismo”. “La Calabria – aggiunge Francesco Falcone, presidente di Legambiente Calabria – deve dimostrare che esiste una buona politica in grado di risolvere i problemi dei cittadini. Per questo dal nuovo esecutivo regionale ci aspettiamo scelte forti e decise che facciano uscire dalle emergenze e possano porci nelle condizioni di programmare il futuro e la speranza di futuro delle donne e dei giovani: è ora di porre la parola fine alle tante vergogne ambientali calabresi”.