Legge elettorale, Corbelli presenta la “proposta ideale”

Legge elettorale, Corbelli presenta la “proposta ideale”

CATANZARO. “C’è una proposta di legge elettorale che supera ogni problema e garantisce assoluta democrazia e rappresentatività, una maggioranza(minima) sicura ad uno stesso partito(alla Camera e al Senato) e una governabilità certa”. La rende nota e l’anticipa, prima di presentarla lunedì a Montecitorio, il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli. “Diritti Civili vuole dare il suo contributo per la soluzione dell’importante problema della nuova legge elettorale. Credo di aver trovato la soluzione ideale. È una modifica alla legge elettorale dell’Italicum che garantisce, nel rispetto assoluto della volontà popolare, la sicura governabilità, con un unico, stesso, certo vincitore alla Camera e al Senato, che si conoscerà la sera stessa delle elezioni. Solo in questo modo si avrà la certezza di avere uno stesso partito con la maggioranza in entrambe le Camere. Qualsiasi altra legge, con due elezioni separate per le due Camere, non può infatti garantire che chi vince alla Camera vinca poi, di sicuro, anche al Senato e viceversa. La nostra proposta di legge elettorale, omogenea per Camera e Senato, recependo gli stessi rilievi e suggerimenti della Corte Costituzionale, è l’unica in grado di garantire che ci sarà un sicuro unico, stesso vincitore, in entrambe le Camere. È una proposta che può, anche per questo, mettere d’accordo tutti i diversi partiti e portare il Paese alle elezioni politiche anche in tempi brevi. È una soluzione, semplice e democratica, che, con alcune importanti modifiche all’Italicum, assicura la governabilità e il rispetto, in assoluto, della volontà popolare e della rappresentatività”. Queste in sintesi le importanti e significative novità contenute nella proposta di Diritti Civili, che rendono assolutamente omogenee le elezioni alla Camera e al Senato. “La prima, assoluta novità, semplice e rivoluzionaria – aggiunge Corbelli – è la sommatoria dei voti di Camera, Senato e Circoscrizioni estere per determinare, la stessa sera del voto, il partito che avrà vinto le elezioni e avrà così diritto ad un premio di maggioranza(assoluta), sia alla Camera che al Senato, che garantirà la governabilità. Le altre novità. Il quorum, per poter entrare in Parlamento, sarà lo stesso(3%) per Camera e Senato. Resterà il voto di preferenza per le due Camere. Altra novità per i Collegi: saranno gli stessi(i 100 attuali) per Camera e Senato. Ci saranno i capilista, ma(altra importante e significativa novità) ne potranno essere eletti solo 10, in altrettanti diversi collegi(sia alla Camera che al Senato). Saranno eletti i capilista di quei dieci collegi dove il loro partito avrà ottenuto, su scala nazionale, le maggiori percentuali. Ogni capilista potrà essere candidato in dieci diversi collegi e in caso di elezione, dello stesso, in più collegi, per scegliere il collegio di elezione si procederà, così come stabilito dalla Consulta, con il sorteggio. Altra novità. Questi 10 capilista bloccati costituiranno un piccolo ulteriore premio per il partito che avrà preso in assoluto più voti, sommando quelli ottenuti alla Camera, al Senato e nelle Circoscrizioni all’estero. Assegnare un premio minimo di maggioranza, sino al raggiungimento di una maggioranza assoluta (più un ulteriore piccolo premio di dieci deputati e dieci senatori, eletti come capolista bloccati) sia alla Camera che al Senato, al partito che otterrà il maggior numero di voti, su scala nazionale, sommando i voti ottenuti nelle due Camere in tutt’Italia e nelle Circoscrizioni all’estero. Questo permetterà di avere la sera stessa delle elezioni non solo il nome di chi ha vinto le elezioni, ma la certezza di avere uno stesso vincitore sia alla Camera che al Senato, che garantirà per 5 anni la governabilità. Per semplificare. Il partito che avrà vinto le elezioni e ottenuto complessivamente più voti avrà 326 deputati(315+1, la maggioranza assoluta, più il piccolo premio dei dieci capilista bloccati) e 171 senatori(i 161 come maggioranza assoluta più, anche in questo caso come piccolo premio, i dieci capilista bloccati). Una cosa è certa: credo – conclude Corbelli – che sarà assai difficile dire no a questa proposta che rispetta in modo assoluto la volontà popolare, supera ogni problema, garantisce tutti e assicura democrazia, rappresentatività e governabilità, dando al partito che prende complessivamente più voti la possibilità, con una maggioranza minima(e non spropositata), di poter governare il Paese”.

 

 

 

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