L’opera d’arte di Daniel Buren al Parco Internazionale della Scultura di Catanzaro

L’opera d’arte di Daniel Buren al Parco Internazionale della Scultura di Catanzaro

CATANZARO. La correlazione di ambiente e arte risponde perfettamente alle esigenze di Daniel Buren, artista francese contemporaneo, che ha esposto la sua nuova opera: Cabane éclatée aux 4 couleurs al Parco Internazionale della scultura, a Catanzaro. L’inaugurazione dell’opera permanente e’ avvenuta lunedì 6 ottobre, alla presenza, oltre che dell’artista, di Wanda Ferro e di Alberto Fiz. L’opera di Buren, ovvero un cubo del lato di 4 metri, crea relazioni di dissoluzione e di unione con l’ambiente circostante. Lampante l’impatto con il territorio: l’opera di Buren si impone e acquista un richiamo identitario. La stessa identità che unisce le persone all’ambiente, con grande forza comunicativa. Quando l’arte abbraccia stili e sfumature diverse, si fondono in un unico percorso empatico, con l’ambiente e il territorio. Il termine “in situ” vuole indicare il luogo nel luogo, la complessità architettonica dell’opera, con riferimenti topologici e culturali. Con l’arte anche il desiderio di esternare emozioni: ecco che la performance di danza contemporanea,eseguita da Lubi’ ed Emanuela Bianchi, ha affascinato il pubblico presente, in un leit motiv scandito da dissolvenze e incontri, simboli di interazioni e dialoghi. Spazialità e introspezione come dinamiche complesse dell’opera, che si riflettono nella nostra società. Il percorso di Buren e’ spesso segnato dalla costante ricerca di oggettività e impersonalità, che si traduce nella composizione dell’opera. Il linguaggio minimalista, accompagnato da colori e forme rispecchia la peculiarità dell’opera di trasformare ed essere trasformata dal luogo in cui è situata. In occasione dell’inaugurazione è stato presentato il volume sul Parco Internazionale della Scultura, curato da Alberto Fiz, con i contributi di Elena del Drago e Francesco Poli. Le sculture del parco, di Michelangelo Pistoletto, Stephan Balkenhol, Tony Cragg, Wim Delvoye, Mimmo Paladino, Mauro Staccioli, Antony Gormley, Dennis Oppenheim, Jan Fabre e Daniel Buren, sono un patrimonio inestimabile per la nostra identità culturale, che suggellano il legame tra arte e natura. Nel volume è anche presente il confronto tra il progetto di Catanzaro e le opere d’arte dei maggiori parchi italiani e stranieri.

Matilde Altomare

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