A3, l’Anas ora sceglie la linea dura: commissariata la struttura di Esercizio

A3, l’Anas ora sceglie la linea dura: commissariata la struttura di Esercizio

CATANZARO. La neve ha smesso di cadere, ma in Calabria a fioccare adesso sono le polemiche. Le intense precipitazioni, largamente previste, hanno riproposto tutte le criticità dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria e del sistema che vi ruota intorno, con duecento auto ferme al gelo, in mezzo alla neve, per una decina d’ore. Un caos iniziato nel pomeriggio e terminato poco prima dell’una della notte scorsa quando la situazione è tornata nella norma grazie anche alla fine delle nevicate. Non è successo quello che accadde a fine gennaio del 2005, con centinaia di automobilisti bloccati per tre giorni sul tratto lucano dell’A3, ma che le cose non sono andate per il verso giusto è stato tanto evidente da indurre a sottolinearlo anche il presidente dell’Anas Gianni Vittorio Armani, che ha deciso il commissariamento della struttura di Esercizio dell’A3. “É inammissibile che centinaia di automobilisti siano rimasti bloccati per tante ore su un’autostrada” ha detto, affidando l’Esercizio della A3 alle strutture romane. Ed anche il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio ha chiesto all’Anas di conoscere con urgenza le disfunzioni verificatesi in relazione al piano emergenza neve. Ieri l’A3 sembrava un’altra autostrada, persino illuminata e riscaldata dal sole. Ma nel pomeriggio e nella nottata di martedì è stato un inferno. L’accusa mossa da automobilisti inferociti dopo ore al gelo è che nessuno ha fatto un filtraggio agli svincoli, consentendo così l’ingresso in autostrada di camion e vetture senza pneumatici invernali o catene a bordo. E ora anche la Procura della Repubblica di Cosenza vuole vederci chiaro. Il capo dell’ufficio Dario Granieri, infatti, ha avviato un’indagine per mettere a fuoco ciò che è successo e stabilire se vi siano state responsabilità. Una prima spiegazione delle disfunzioni che hanno portato al caos l’ha data il prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao che ha parlato di ritardi nello spargimento del sale sull’asfalto e nelle procedure di assegnazione dei codici dell’Anas – giallo e rosso – che determinano l’accesso in autostrada. “Il sale era stato sparso dalle 10 di ieri mattina, ma a causa dei mezzi messisi di traverso sulle corsie non è più stato possibile intervenire, determinando così le lunghe file”, è stata la difesa del capo compartimento dell’Anas in Calabria Vincenzo Marzi. Ma anche le parole di Carlo Tansi, responsabile della Protezione civile regionale – finita nelle polemiche per la mancata assistenza agli automobilisti rimasti per ore al freddo chiusi nelle loro auto – sono sembrate un atto d’accusa diretto all’Anas. “La Protezione civile – ha detto Tansi – aveva diramato l’allerta meteo il 18 gennaio con valenza a partire dalla mattinata del 19 gennaio e nella comunicazione si raccomandava l’attivazione della pianificazione d’emergenza”.

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