Maltempo in Calabria, la Caritas di Reggio-Bova: “Parroci mobilitati per dare una mano”

Maltempo in Calabria, la Caritas di Reggio-Bova: “Parroci mobilitati per dare una mano”

REGGIO CALABRIA. Parroci, Caritas e parrocchie dell’ arcidiocesi Reggio Calabria-Bova sono mobilitati per l’emergenza causata dal maltempo dei giorni scorsi. Lo comunica l’ufficio diocesano della Caritas che ha diffuso il quadro delle iniziative avviate su impulso dell’arcivescovo Giuseppe Fiorini Morosini. “Nella giornata del 1* novembre 2015 – è scritto nel documewnto diffuso stamane – si è ripresentata l’ennesima lacerazione al nostro territorio e alla nostra gente di Calabria, l’ennesima fragilità e vulnerabilità. Il violento nubifragio che si è abbattuto sulla fascia ionica e tirrenica è l’ennesima emergenza carica di distruzione e flagello”. Diverse le parrocchie della zona pastorale di Bova interessate dall’emergenza. La parrocchia di San Pietro Apostolo-Brancaleone, dove 4 nuclei familiari di indiani e pachistani sono rimasti senza casa, ha provveduto all’alloggio nei locali parrocchiali così come è avvenuto per famiglie di Brancaleone che hanno avuto le case allagate. Mobilitate anche le parrocchie di S.Maria della Vittoria-Staiti e S.Anna-Palizzi Superiore. Gli ospiti di una casa di riposo ed alcune famiglie sono state accolti nei locali parrocchiali. “Costante – si legge – è la comunicazione e l’aggiornamento degli eventi tra la Caritas Diocesana e Parroci delle Parrocchie interessate, edificante è stata la mobilitazione dei Parroci, delle Caritas locali e di tanti volontari, singoli e famiglie; i locali delle parrocchie sono diventati luoghi di accoglienza per le prime necessità. In questa prima fase dell’emergenza le Caritas parrocchiali stanno effettuando un monitoraggio costante dei bisogni e delle urgenze”. Nel territorio della Diocesi Locri-Gerace, la più colpita dal maltempo, “le comunità ecclesiali – si sottolinea – si sono organizzate per i primi soccorsi. Il vescovo Francesco Oliva si è recato sui luoghi dell’emergenza, incontrando i parroci e le comunità parrocchiali, colpite dal maltempo, sollecitando tutti a prendersi cura delle fragilità e necessità di chi è nel bisogno”. Mobilitazione anche nel territorio della Diocesi Oppido/Palmi, dove le piogge intense hanno causato la morte di una persona di 43 anni, Salvatore Comandè. “La famiglia di Salvatore Comandè, che vive in una casa popolare, – spiega la nota della Caritas – è composta dalla moglie e da due figlie minori di 17 e 9 anni, è molto povera e veniva sostenuta soltanto dal lavoro saltuario del povero Salvatore”.

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