Marziale: “In Calabria non c’è ancora un reparto di neuropsichiatria infantile”

“Non è concepibile che la regione con il più alto tasso di povertà educativa non possieda un reparto ospedaliero di neuropsichiatria infantile”. E’ quanto denuncia il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale, che si dice “esausto per le frequenti sollecitazioni, ma sconcertato dai conseguenti silenzi”. “Povertà educativa – spiega il Garante – significa troppo spesso disagio psichico e sociale di minorenni, che comportano disturbi d’ansia, ossessivo-compulsivi, della nutrizione e dell’alimentazione, depressione, disturbi del comportamento e della personalità, che spesso sfociano in reità per cui il Tribunale per i minorenni è costretto a mandare questi soggetti fuori dal territorio, in altre regioni, con un carico di spese che i familiari non possono sopportare e con una ricaduta negativa sul piano della ricostruzione del tessuto emotivo dei minorenni implicati, in quanto la vicinanza della famiglia è importantissima in fase di recupero. Il presidente del Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria, Roberto Di Bella, con il quale lavoro in costante sinergia, mi ha esposto un quadro davvero preoccupante di casistiche in aumento non più trascurabile”. Per Marziale “è difficile parlare di diritti dei Minori in una regione dove mancano le strutture elementari, dove la sanità è costretta a fare i conti con un commissariamento da guinness dei primati che bada solo al contenimento della spesa ed al rientro del deficit, e intanto la gente soffre. In realtà – sottolinea il Garante – un reparto di neuropsichiatria infantile sulla carta c’è, a Crotone presso l’Ospedale “San Giovanni di Dio”, così come sulla carta sono stati assegnati due posti, mai attivati perché si sono riscontrati problemi in ordine alla reperibilità dei medici. Il reparto è diretto da Salvatore Bagalà, coadiuvato da due medici precari ed aiutato dalla sinergia operativa con il direttore della pediatria Francesco Paravati. Stiamo parlando di due profili medico-dirigenziali altamente specializzati e riconosciuti a livello nazionale, costantemente mortificati da trentennali richieste mai soddisfatte e volte alla costruzione di un vero reparto di neuropsichiatria infantile. Tutto ciò risuona come una beffa, oltre il danno che lede ai diritti fondamentali di bambini e adolescenti, e costa alla Regione Calabria una barca di soldi, altro che spending review e piano di rientro, siamo al cospetto di un “turismo sanitario” incontenibile. È tempo di finirla con gli appelli ed è tempo che la politica, a prescindere dalle appartenenze, cominci seriamente ad occuparsi dei bisogni della gente, assumendo responsabilità precise e – conclude Marziale – garantendo principalmente ai più piccoli una qualità di vita almeno sufficiente”.

 

I parlamentari Cinquestelle: “Colmare subito questa carenza”

“Raccogliamo e rilanciamo l’ennesimo appello del Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, Antonio Marziale, per l’effettiva attivazione, in Calabria, di un reparto di Neuropsichiatria infantile”. Lo affermano, in una nota, i parlamentari M5s Francesco Sapia e Bianca Laura Granato, che aggiungono: “Più volte il Movimento 5stelle ha sottolineato, anche assieme al Garante, che i minori hanno tutele particolari, intanto in materia di sanità. Chiediamo al commissario Scura e al governatore Oliverio come mai il reparto in quesitone, previsto sulla carta all’ospedale di Crotone, non sia ancora operativo. Quali sono nel merito gli ostacoli, atteso che i minorenni non hanno adeguati servizi di assistenza e che, nello specifico, si ignora che entra in gioco la programmazione socio-sanitaria, piuttosto che quella socio-assistenziale?”. “È vero – sottolineano i parlamentari 5 stelle – che in Calabria esiste una povertà impressionante sul piano educativo, come ha evidenziato Marziale, cui si aggiunge una grave sottovalutazione politica e istituzionale delle esigenze e priorità per i minori: dalla sanità al trasporto scolastico, dal diritto allo studio alla crescita in ambienti sani. Spesso abbiamo segnalato all’attento Garante casi di inadempienze e violenze burocratiche nei confronti di bambini e adolescenti. Ora, a partire dal problema della Neuropsichiatria infantile, riferiremo ai ministri Giulia Grillo e Luigi Di Maio dello stato, in Calabria, delle politiche sanitarie e sociali per i minori, che non possono attendere i comodi di una dirigenza regionale insensibile e incapace di comprendere che la ‘ndrangheta prospera se mancano formazione, cultura e buone strategie pedagogiche. “Presto – concludono Sapia e Granato – incontreremo anche i presidenti dei Tribunali per i minorenni della Calabria, al fine di acquisire ogni informazione utile a un serio intervento complessivo”.

 

 

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