Morte di Giuseppe Petitto, il ricordo di Mario Foglietti

Morte di Giuseppe Petitto, il ricordo di Mario Foglietti

“Ricordo il giorno in cui Sergio Dragone mi invitò a vedere il documentario “Leopoldo Trieste: un intruso nella fabbrica dei sogni”, nato da una sua idea, che era stato realizzato dal regista Giuseppe Petitto.
Al termine della serata l’amico Dragone mi chiese di esprimere un giudizio sul lavoro che avevo visto. Ebbene, l’unica cosa che mi venne da dire fu che questo giovane non aveva bisogno di consigli perché aveva un’innata capacità di piazzare al punto giusto, nel momento giusto, la macchina da presa. Non c’era nulla che potessi dirgli perché Giuseppe era perfettamente in grado di cogliere gli elementi cruciali nel determinare la rappresentazione della realtà che si trovava dinanzi.
La mia vastissima esperienza nel campo mi consente di affermare con una certa convinzione che lui, a differenza di tanti altri anche molto più esperti, aveva un “senso del cinema” che è molto raro.
Un giorno il caro Giuseppe mi venne a trovare.
Lo salutai dicendogli che se avessi la possibilità finanzierei un film tutto suo per le eccellenti capacità che gli riconoscevo. Ed è con sommo rimpianto che non ho potuto aiutarlo ed estremo è il mio dispiacere per non averlo potuto frequentare di più. La sua improvvisa morte non gli ha concesso di esprimersi fino in fondo”. E’ quanto affermato dal sovrintendente del Teatro Politeama, Mario Foglietti, riguardo al regista Giuseppe Petitto.

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