Naufragio migranti, Cara affollato, il sindaco Vittimberga: “Grazie volontari”

Naufragio migranti, Cara affollato, il sindaco Vittimberga: “Grazie volontari”

 

Il Cara di Crotone, ubicato nel territorio di Isola Capo Rizzuto, centro confinante con il capoluogo, era già sovraffollato a causa dei frequenti sbarchi di migranti avvenuti lungo la costa; la tragedia dello scorso 26 febbraio ha aggravato la situazione. A fine febbraio erano 830 i migranti ospitati nel Centro di accoglienza per richiedenti asilo di Crotone, ben oltre la capienza di 650 posti. Numeri comunque ben lontani dall’emergenza che si era registrata negli ultimi mesi dello scorso anno quando i migranti trasferiti da altri centri o approdati direttamente sulle coste calabresi erano stati  migliaia. Solo in ottobre erano stati accolti 912 profughi, gran parte dei quali (650) arrivati a bordo della nave della marina militare Diciotti che li aveva salvati in mare. A terra erano state portate anche le salme di due migranti morti nella traversata. Nel successivo mese di novembre le presenze all’interno del Cara di Crotone erano arrivate a 1.500, tanto che la Croce Rossa Italiana, ente gestore del centro per conto della Prefettura di Crotone, aveva dovuto installare centinaia di tende per dare un posto letto a tutti gli ospiti. Oggi il sindaco di Isola Capo Rizzuto, Maria Grazia Vittimberga, ringrazia gli operatori che si stanno prodigando dopo il terribile naufragio costato 72 vittime accertate, proprio mentre esplode la polemica sulla sistemazione dei sopravvissuti.
“Quasi tutti i volontari impegnati – dice – fanno parte delle associazioni di Protezione Civile di Isola Capo Rizzuto, sono figli di questa terra, e in qualità di amministratori e cittadini di questo territorio siamo orgogliosi di ognuno di loro. Sono circa un centinaio i volontari di Isola Capo Rizzuto impegnati nelle operazioni di soccorso con le associazioni Prociv Arci, Prociv Italia, Fare Ambiente e Isola Ambiente Apnea, oltre al supporto degli uomini del 118, della Croce Verde, della Lega Navale Le Castella e ai pescatori di Le Castella. Tutti al fianco delle forze dell’ordine che coordinano le operazioni. Insomma, ancora una volta Isola Capo Rizzuto è in prima linea per affrontare le emergenze, in particolare quelle legate ai migranti. Da 30 anni questo territorio accoglie e aiuta i fratelli meno fortunati, sia attraverso il Cara e sia attraverso l’intervento dei volontari dal cuore grande”.

“Di quel 26 febbraio – continua il Sindaco – ci sono giunti tanti racconti, in modo particolare quelle legate ai primissimi interventi tra cui quello della postazione del 118 di Isola Capo Rizzuto arrivata sul posto alle ore 4.40 con l’infermiere Carmelo Calà e l’autista Francesco Greco, quest’ultimo senza pensarci si è subito tuffato tra le onde altissime nel disperato tentativo di salvare vite umane. Ne ha tirati fuori dall’acqua quattro che sono i primi arrivati all’ospedale di Crotone con la stessa ambulanza, a guidarla però è stato l’infermiere Calà in quanto Francesco ha avuto un malore causato dal kerosene che gli è finito nei polmoni. E’ stato poi assistito dalla dottoressa Assunta Gallo, il primo medico arrivato sul posto con la seconda ambulanza della stessa postazione di Isola Capo Rizzuto. Francesco ha compiuto un gesto eroico – sottolinea il sindaco – che merita di essere raccontato, ancora oggi il soccorritore è alle prese con continui controlli in ospedale, gli è stata diagnosticata una polmonite ab ingestis a causa dei veleni ingoiati. Anche i quattro migranti portati sulla battigia stanno bene”. Il Sindaco conclude affermando che” non appena termineranno le operazioni di recupero verrà organizzato un momento per salutare e ringraziare tutti coloro che si sono spesi senza sosta rischiando la loro vita per salvarne altre”.

 

 

 

 

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