Operazione “Kiterion 2”, nuovo duro colpo al clan Grande Aracri

Operazione “Kiterion 2”, nuovo duro colpo al clan Grande Aracri

CATANZARO. Sedici persone arrestate, delle quali dodici trasferite in carcere e quattro agli arresti domiciliari. E’ questo il bilancio dell’operazione “Kiterion 2”, portata a termine dai Carabinieri del Comando provinciale di Crotone, con la collaborazione dei colleghi del Comando provinciale di Catanzaro, contro la cosca Grande Aracri di Cutro. L’operazione, come è stato spiegato nel corso di una conferenza stampa, è il prosieguo delle attività già compiute con i provvedimenti di fermo dello scorso anno, quando la potente cosca della provincia di Cutro fu colpita contemporaneamente dall’operazione “Aemilia”, condotta in Emilia Romagna e in altre regioni del Nord, e dai provvedimenti di fermo emessi dalla Direzione distrettuale di Catanzaro. L’ordinanza, firmata dal gip Domenico Commodaro, è infatti la raccolta di quegli elementi che portarono al fermo, a cui si sono aggiunti ulteriori particolari. La richiesta era stata presentata a maggio scorso dalla Procura distrettuale di Catanzaro, a firma dei pm Capomolla e Guarascio, del procuratore Vincenzo Antonio Lombardo e dell’aggiunto Giovanni Bombardieri. In carcere sono finiti: il boss Nicolino Grande Aracri; Antonio Grande Aracri; Vito Martino; Romolo Villirillo; Rocco Corda; Francesco Lamanna; Alfonso Diletto; Salvatore Scarpino; Angelo Greco; Pasquale Diletto; Michele Diletto; Giuseppe Altilia. Gli arresti domiciliari sono stati, invece, ordinati nei confronti di Grazia Veloce, e dei catanzaresi Esterino Peta, Gennaro Mellea e Giuseppe Celi. Nell’ordinanza si contestano, a vario titolo, i reati di associazione di tipo mafioso, sia in termini di appartenenza organica che di concorso esterno; omicidio; ricettazione; estorsioni; usura; rapina; violazioni in materia di armi.

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