Nino Spirlì, il volto nuovo dalle mille sfaccettature

Provocatore, anticonformista e controcorrente, cattolico, leghista, omosessuale, insomma un personaggio dalle mille sfaccettature. È questo il profilo di Nino Spirlì, indicato dal centrodestra come vicepresidente della Giunta in ticket con il candidato governatore Roberto Occhiuto. Spirlì è il volto nuovo della politica calabrese al tempo del Covid 19, lo è da quando, dallo scorso mese di ottobre, è diventato il presidente facente funzioni della Regione dopo la prematura scomparsa della governatrice Jole Santelli, sua grandissima amica e sponsor d’eccezione, visto che a marzo del 2020 fu la Santelli a volerlo come vicepresidente della Giunta (e con deleghe pesanti come Cultura e Commercio) d’intesa con il leader della Lega Matteo Salvini, altro punto di riferimento assoluto per Spirlì.
Indissolubile, il legame con la Santelli, che Spirlì non dimentica di omaggiare in ogni occasione nella quale se ne presenta l’occasione: “Jole ha scardinato le vecchie logiche del palazzo”, ripete spesso Spirlì. Personaggio molto noto nel mondo della cultura in Calabria, ed esponente storico della destra, Spirlì, originario di Taurianova (Reggio Calabria) sul suo profilo twitter si definisce “presidente Regione Calabria. Autore tv, Scrittore, Attore e Regista teatrale. Editorialista. Cattolico praticante. Leghista”. I social sono il suo “campo di gioco” preferito, al punto che sono diventate quasi leggendarie le sue dirette facebook dal sedile posteriore dell’auto di rappresentanza della Regione dal quale Spirlì informa i calabresi sull’andamento della gestione del Covid 19, non disdegnando di accapigliarsi furiosamente con i tanti che pure lo contestano. Una presenza social assidua che peraltro il presidente facente funzioni della Giunta calabrese di recente ha parecchio diradato, raccogliendo anche qualche “raccomandazione” dei suoi alleati. Così come famose sono le sue esternazioni soprattutto sul tema dell’omosessualità, che Spirlì ha sempre dichiarato apertamente e pubblicamente: in alcune sue ospitate in trasmissioni televisive nazionali, dove in effetti è di casa, Spirlì ha anche rivelato di aver subito uno stupro da giovanissimo, e si è spesso scagliato contro il Ddl Zan, affermando, un giorno, che “se avessi un figlio che partecipa al Gay Pride lo prenderei a calci nel… con gli anfibi”. Posizioni perfettamente allineate a quelle della Lega, da parte di Spirlì, che ha sempre orgogliosamente rivendicato il suo affetto e il suo strettissimo e quotidiano rapporto con Salvini, il “capitano” che – raccontano accreditate fonti leghiste – lo ha voluto fortemente anche in questo ticket con Occhiuto per le Regionali 2021.